Brindisi, Chianese: 'Essere giovani non significa essere scarsi'
“Il girone H del Campionato di Serie D è il raggruppamento più difficile, con un parco di squadre di tutto rispetto come la Casertana, il Cerignola e lo stesso Bitonto, le quali casse e investimenti per necessità virtù rispecchiano il loro potenziale e i loro obiettivi. Il Brindisi quest’anno partecipa in questo girone grazie al ripescaggio voluto fortemente dalla famiglia Arigliano, in seguito all’avvenuta retrocessione nel Campionato di Eccellenza. Tutto questo ha gravato sulla politica economica societaria e la campagna acquisti ha seguito il programma della linea verde in modo proporzionale con l’obiettivo salvezza. Altre velleità? Resta la valorizzazione dei giovani, motivo per la quale sono stato scelto per stare alla guida tecnica di questo gruppo di calciatori”. Contestualizza in modo chiaro il suo incarico e l’obiettivo stagionale del nuovo Brindisi, mister Mauro Chianese, prossimo avversario della Nocerina al San Francesco.
Quello H è il raggruppamento che più si accosta alla vecchia C2 con molte squadre che meritano palcoscenici diversi: “è quel che ripeto continuamente ai miei ragazzi” – prosegue il tecnico salernitano – “rappresentiamo una città come Brindisi fatta di storia e tradizione. Devono scendere in campo e onorare la maglia!”.
Il Brindisi è la formazione più giovane del girone, ma talvolta l’età cronologica non è sinonimo di insuccesso in quarta serie, considerato i risultati raggiunti da Chianese proprio quando era alla guida dell’Aversa Normanna prima e con il Portici poi: “Siamo un gruppo giovane ma questo non vuol dire che pecchiamo di bravura. A 21 e 22 anni dire che non si ha esperienza e utopico, visto che tanti calciatori alla pari hanno vinto campionati mondiali. La quarta serie rispetto alle altre categorie, come voluto anche fortemente dalle federazioni, deve dare spazio a questa tipologia di calciatori, è un campionato che si fonda su di essi, che senso ha non considerarli? Il giovane bravo gioca a prescindere e noi come società stiamo dando un’opportunità a questi ragazzi che per anni sono stati le bandiere della propria Società di appartenenza”.
Ci viene da chiedere allora, i due ko contro Francavilla e Bitonto sono risultati illusori? “Giocare a calcio non basta! Non sono contento del risultato ma delle prestazioni sì. In queste due uscite gli episodi sono stati determinanti. Ripartiamo da questo per cercare già domenica prossima di conquistare anche i risultati” – conclude dicendo – “veniamo a Nocera carichi di rabbia per riprenderci quello che il campo ci ha tolto, con qualche dettame in più e con la consapevolezza di affrontare un avversario di calibro, un gruppo di discreto valore, collaudato, con sei-sette undicesimi riconfermati”.
Cavallaro e Chianese sono freschi di duello e non sono andati oltre il pari, il tecnico brindisino, era al timone del Savoia, la scorsa stagione, entrambi dovevano difendere a denti stretti un posto nei play off. Domenica la posta in palio ha meno responsabilità in questa fase del campionato ma certamente il bottino fa gola soprattutto ad un Brindisi orfano di punti. Mister Chianese dopo pochi mesi si ritrova ad affrontare la Nocerina di Cavallaro? “E riduttivo parlare di Nocerina di Cavallaro. L’allenatore rappresenta una parte del tutto, la Nocerina è rappresentata dal Presidente Maiorino, da quello che gira intorno alla dirigenza, da una città e da una tifoseria. Da parte mia ci sarà sempre massimo rispetto verso questa Società gloriosa e verso i tifosi, cosi come il Brindisi va rispettato perché non è da meno”.
FONTE: Maria Esposito - FORZANOCERINA.IT
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