Da sicuro partente a uomo partita: ecco Federico Mataloni
La vittoria del Brindisi contro la corazzata Andria per 2-1 ha tanto di Federico Mataloni, giovane portiere del 2002 prelevato tra gli svincolati in estate dopo aver difeso i pali della Pistoiese nella scorsa stagione.
Alto 1,90 cm, il breve curriculum di questo giovane ragazzo cresciuto calcisticamente in Toscana tra le squadre dell’U.S. Affrico, del Grassina e del Siena (con la successiva parentesi calabrese del Lamezia) ha convinto la società biancazzurra a puntare su di lui. Tuttavia sino al pomeriggio di ieri le statistiche parlavano di zero presenze da titolare in campionato, complici le buone prestazioni dell’estremo difensore titolare Milan.
Nel calcio – come nella vita, si sa – spesso è questione di coincidenze, di fatalità, incontri o, come qualcuno ha affermato, il momento del talento che incontra l’occasione. E così, ieri pomeriggio uno scontro di gioco ha messo fuori causa il portiere Milan che, per la prima volta, ha lasciato spazio a Federico Mataloni, sconosciuto alla maggior parte della platea brindisina.
Oltre ogni più rosea previsione, il giovane Federico ha mostrato personalità, senso della posizione e grande reattività nei 7,50 m della sua porta: ha salvato in almeno tre occasioni i tentativi di rimonta dell’Andria, sfoderando una prestazione che sarà ricordata non soltanto per le statistiche personali, ma anche e soprattutto perché ha permesso di presentarsi al pubblico di casa nel miglior modo possibile e di conseguire una insperata vittoria.
Insomma, ringraziamo Citro per la rete allo scadere ma non dimentichiamoci di Federico Mataloni, un gregario che ha deciso di prendersi la scena e – chissà – di non volerla più lasciare. Un ragazzo che potrebbe aver posto le basi di una importante carriera per il suo futuro.
E di ottimi portieri a Brindisi ne sappiamo qualcosa, come accaduto a Paolo Vismara.
LUIGI RUBINO
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