Calcio

Gallipoli, Luperto: 'I Play-Off? A questo punto potrebbero non giocarsi'

12.03.2019 10:33

Si riappropria del quinto posto ma probabilmente non basterà per accedere nella griglia play off. Già, perché il Brindisi, vicapolista del campionato, corre come un treno e con la regola dei sette punti quando fra seconda e terza classificata, esclusivamente per il campionato di Eccellenza, come stabiliscono le norme, l'appendice finale evapora. Fosse già finito il campionato, sarebbe così per il distacco di sette lunghezze fra il Brindisi e il Fortis Altamura, fra l'altro domenica prossima a duello fra loro. A dispetto di congetture sfavorevoli, il Gallipoli tira dritto per la sua strada, abbellisce la sua classifica, interpreta il ruolo di guastafeste del campionato. La performance di Barletta lo dimostra. «Siamo stati equi con tutte le big del torneo - rimarca con stile e schiettezza Claudio Luperto, il nocchiero del Gallipoli  al Nuovo Quotidiano di Puglia - nessuno può dire il contrario. Stesso atteggiamento propositivo, massima concentrazione, ce la siamo giocata con tutti alla pari».
Di recente, sconfitta maturata nel finale a Brindisi, pari con il Casarano, fresco exploit a Barletta che giova proprio ai biancoazzurri.
«A Brindisi ci condannarono due episodi visto che a sette minuti dal termine eravamo in vantaggio. Con il Casarano altra gara di qualità e contenuti, con il Barletta un'altra partita con i fiocchi priva di sbavature e omissioni risolta nella seconda frazione da Martena, uno juniores, '99, che dieci minuti prima era subentrato a Romano, altro pari grado del 2000».
Già, si viola il terreno barlettano con il suo dispositivo tradizionale, 4-3-3 e con una prima linea fatta di juniores, oltre a Romano, De Leo, anche lui 2000 e Alemanni del 1997.
«Sono molto contento di loro, per impegno, dedizione ed entusiasmo. A supportare la loro azione, voglio rimarcare capacità e sostanza di centrocampo e difesa. E poi, mi preme di evidenziare l'apporto non indifferente di Passaseo, un portiere abilissimo, scafato con i piedi e non è un caso, che spesso sia lui ad azionare dalle retrovie il nostro gioco».
Si vince senza Carrozza, in infermeria dopo lo stiramento patito due settimane fa.
«Alessandro è fondamentale, se fosse stato sempre presente, la nostra classifica sarebbe stata migliore».
La squadra mostra di essere in salute anche dal punto di vista atletico.
«Concordo e per questo mi sento di ringraziare Cristian Manco e Michele Placì, nostri preparatori unitamente a Marco Buccarella, addetto ai portieri».
Come si fa ad incidere in questo modo pur non avendo obiettivi da concimare, visto che il quinto posto potrebbe servire a poco?
«C'è voglia di emergere, di fare e gli stimoli vengono da soli. Far crescere il nostro gruzzoletto è il nostro obiettivo, poi se i play non si faranno pazienza. Sullo sfondo resteranno prestazioni e il distintivo della nostra applicazione».
Quarantuno punti: c'è qualche rammarico?
«I quattro rigori sbagliati, qualche punto perso per strada, ma ricordo a tutti che il nostro traguardo finale era la permanenza».
Campionato finito al vertice?
«Credo di sì, il Casarano procede con le marce alte, anche se il Brindisi non molla di un centimetro». 

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