
Fiamme nella Cittadella per distruggere i documenti
[gallery link="file"]
BRINDISI- Sono stati posti sotto sequestro i locali della Cittadella della ricerca di Mesagne, dove ha sede l'università di Brindisi, all'interno dei quali persone non ancora identificate stamani hanno appiccato il fuoco provocando la distruzione, a quanto pare mirata, di documenti amministrativi. I poliziotti della Digos, diretti da Vincenzo Zingaro, stanno in queste ore ascoltando alcune persone, tra cui anche chi ha in assegnazione quegli uffici e alcuni possibili testimoni, inclusi coloro che hanno dato l'allarme ai vigili del fuoco, segnalando la fuoriuscita di fumo nero dalle finestre. I pompieri hanno poi accertato la natura dolosa dell'incendio.
Sulla vicenda è intervenuto il capogruppo Pdl che siede fra i banchi di opposizione, nel consiglio provinciale (la Provincia di Brindisi è l'Ente proprietario dei locali in cui ha sede la Cittadella), Nicola Ciracì nella sua veste di presidente della Commissione d'inchiesta sui bilanci della società che è in liquidazione. Domani mattina, infatti, l'assemblea provinciale si riunisce in seduta straordinaria proprio su richiesta della commissione, all'esito dell'attività ispettiva che si è conclusa il 15 maggio scorso proprio sui conti della Cittadella.
"La probabile natura dolosa dell'incendio che ha colpito alcuni uffici della Cittadella della ricerca sembrerebbe la conferma di quanto giusta fosse la mia intuizione, condivisa dall'intero consiglio – afferma Ciracì in una nota - di istituire una commissione di indagine sui bilanci della stessa". "In questi mesi – spiega – abbiamo richiesto, ricevuto e archiviato, una mole di documenti che servirà a mantenere la memoria storica dei fatti. Li consegneremo a chi di competenza". L'esponente del centrodestra ha infine chiesto al presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, di ritirare le proprie dimissioni, che in caso contrario proprio domani diventeranno effettive. "L'intera area va ceduta alla Regione o al Comune", ha quindi concluso.
La Repubblica.it
Commenti