COVID 19, D’ATTIS INTERROGA IL MINISTRO LAMORGESE SULLE COMUNICAZIONI TRA PREFETTI E SINDACI
I deputati di Forza Italia Mauro D’Attis, Francesco Paolo Sisto, Vincenza Labriola ed Elvira Savino hanno rivolto una interrogazione al Ministro dell’Interno in relazione alle misure di emergenza per la prevenzione ed il controllo della polmonite da COVID-19 e, in particolare, al flusso comunicativo dei dati relativi ai soggetti sottoposti a sorveglianza fiduciaria.
Il riferimento specifico è al Prefetto di Brindisi che il 7 aprile 2020 ha inviato una circolare ai sindaci della provincia per ribadire che i dati forniti agli stessi primi cittadini, ai fini del contenimento del contagio epidemiologico, sono sensibilissimi e protetti dalle disposizioni sulla privacy. Il tono utilizzato dal rappresentante territoriale del Governo fa immaginare che ci sia stata una violazione in tal senso da parte dei sindaci e quindi gli interroganti chiedono al Ministro di fare luce su eventuali violazioni verificatesi nel territorio brindisino.
Se, invece, non dovessero risultare tali violazioni, allora si renderebbe necessario un intervento del Ministro nei confronti dei Prefetti perché si utilizzi un tono diverso nelle comunicazioni ai sindaci, soprattutto per non incrinare il già fragile rapporto fiduciario tra i cittadini e le istituzioni che dovrebbero tutelarli.
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*TESTO DELLA INTERROGAZIONE*
Al Ministro dell'interno - Per sapere - premesso che:
Il Prefetto di Brindisi in data 7 aprile 2020 ha diramato ai sindaci della provincia di Brindisi una circolare con il seguente oggetto: Misure di emergenza per la prevenzione ed il controllo della polmonite da nuovo coronavirus – COVID-19 – Flusso comunicativo dei dati relativi a soggetti sottoposti sorveglianza fiduciaria;
Nella comunicazione Il Prefetto ricorda ai Sindaci che i dati personali che i Comuni ricevono al fine di poter svolgere le funzioni di loro competenza nel garantire il rispetto delle regole adottate ai fini del contenimento del contagio epidemiologico, sono “sensibilissimi e protetti dalle disposizioni a tutela della privacy, non divulgabili, né utilizzabili per finalità diverse da quelle consentite, conformante a quanto previsto dall’art.5 dell’ordinanza n. 630/2020 del Capo Dipartimento della Protezione Civile;”
Il Prefetto ricorda ai destinatari le responsabilità civili e penali connesse ad un uso difforme rispetto a quello consentito dei dati sensibili che giungono in loro possesso, chiudendo la comunicazione sottolineando che la prefettura proseguirà l’attività di monitoraggio sul corretto utilizzo dei dati personali da parte dei comuni;
il tenore della nota del Prefetto di Brindisi è molto simile a quello di un richiamo rivolto alle amministrazioni locali della provincia e lascia ipotizzare che sia stata motivata da un uso non corretto da parte di alcune amministrazioni comunali dei dati personali pervenuti in loro possesso nell’ambito della attività volte al contrasto della diffusione epidemiologica da Covid 19;
Un’ipotesi simile, se confermata, sarebbe estremamente preoccupante ed per questo necessario, a giudizio dell’interrogante, fare la massima chiarezza anche per evitare l’insorgere di un rapporto di sfiducia in un momento particolarmente critico come quello attuale tra la cittadinanza soggetta a misure di isolamento sociale a fini sanitari e le istituzioni che dovrebbero tutelarli;
Se vi siano evidenze di casi di uso difforme da quello consentito effettuato dalle amministrazioni comunali della Provincia di Brindisi dei dati personali giunti in loro possesso nell’ambito del flusso dei dati di persone sottoposte a sorveglianza fiduciaria;
*D’Attis, Sisto, Labriola, Savino Elvira*
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