Brindisi, ora è crisi vera
La preoccupante quarta sconfitta esterna stagionale rimediata dall’indecifrabile Brindisi dell’ultimo mese di campionato (tre punti in 4 gare) con il San Severo, ex “fanalino di coda” che i biancazzurri sono stati in grado di resuscitare, al termine di una settimana delicata e di un’altra prestazione deludente, soprattutto per via dell’approccio completamente sbagliato che ha caratterizzato l’incontro disputatosi sul “neutro” di Lucera in sintetico e dalle dimensioni ridotte, lascia l’amaro in bocca ed apre interrogativi per certi versi inquietanti sul prosieguo della stagione.
L’ennesima occasione sprecata dall’”undici” di mister Ciullo per rimanere agganciati alle prime posizioni è scaturita, infatti, da un primo tempo assolutamente “regalato” - in modo apparentemente incomprensibile - agli avversari, meritatamente andati in vantaggio, dopo aver colpito un palo con Cesareo, con il classico gol dell’ex di turno, Ladogana.
Solo dopo essere andati in svantaggio, i biancazzurri hanno reagito, spingendosi in avanti e sfiorando il pari, in particolare con Gambino, parso comunque in ombra rispetto agli standard cui aveva abituato tutti in avvio di campionato.
Nel secondo tempo si è - finalmente - rivisto un Brindisi aggressivo, determinato e voglioso di recuperare il risultato, per merito dell’ottimo Troiano, all’esordio con la maglia biancazzurra e tra i pochi a lottare su ogni pallone, ma, anche dopo l’1-1 raggiunto grazie al guizzo vincente in velocità di Fella al quarto d’ora, la formazione adriatica ha nuovamente accusato il ritorno degli avversari, soprattutto dal punto di vista agonistico, subendo ancora una volta gol sugli sviluppi di un calcio piazzato a metà del secondo tempo e non riuscendo più ad impensierire seriamente il portiere avversario, nonostante un generoso, ma sterile, “forcing” finale, condito anche dall’episodio piuttosto dubbio, ad onor del vero, dell’intervento in area su Pellecchia, toccato da un avversario, ma ammonito per simulazione dall’arbitro.
Il presidente Flora, che pure aveva lanciato una sorta di ultimatum alla squadra, chiedendo espressamente di tornare alla vittoria contro i giallorossi dauni, ha dichiarato, a sorpresa, a fine partita di voler rinforzare l’organico (con l’innesto di altri elementi di qualità, come ad es. il centrocampista Giorgio Marinucci Palermo della Fermana, con cui pare si stia trattando) e di non voler far andare via nessuno dei calciatori al momento in rosa.
Stante il prolungato silenzio-stampa, i dubbi principali riguardano l’assenza allo stadio del Direttore Generale Enzo Carbonella, sempre presente sinora e autentico “trait d’union” tra staff tecnico e società, i cui reali motivi andrebbero spiegati da chi di dovere per tranquillizzare l’intero ambiente calcistico locale, in fibrillazione per i “rumors” che lasciano intendere di una frattura creatasi all’indomani della decisione di “tagliare” De Martino e, soprattutto, Tedesco, che avrebbe provocato malumori nello spogliatoio (ingiustificabili dall’esterno) e dissidi tra i componenti dello staff tecnico (non meglio precisati, né, ancor meno, comprensibili) e la dirigenza.
La sensazione, chiara e netta, è che mister Ciullo abbia perso il polso dello spogliatoio, alla luce dell’atteggiamento di alcuni giocatori, che sembrano non remare più in un’unica direzione e che, forse, sono attirati dalle “sirene” di altre società.
Anche alcune scelte del tecnico salentino, però, non hanno convinto del tutto: Peschechera, ad esempio, non sembra in grado di infondere sicurezza al reparto arretrato, avendo palesato dei limiti sui tiri da lontano ed anche qualche incertezza nelle uscite, sicchè sembra opportuno, a questo punto, puntare sull’esperienza di Novembre (fermato da un infortunio proprio quando aveva ritrovato il posto da titolare) oppure cercare un altro portiere under, pur non essendo semplice trovare adesso chi possa fare davvero al caso del Brindisi.
Ora la vetta dista 9 punti, attesa la sconfitta del Marcianise per 3-1 al cospetto del Taranto, e domenica prossima il Brindisi, fermo a quota 22, è chiamato a riscattare gli ultimi passi falsi in occasione dell’ultimo impegno interno dell’anno solare, anche se non sarà per niente facile il match contro una Puteolana rinforzatasi in sede di mercato, arrabbiata ed in cerca di punti-salvezza, perché reduce dallo stop interno contro la Turris, giunto dopo ben dieci risultati utili consecutivi.
In settimana si attendono risposte da parte dei vertici del sodalizio di via Brin, in grado di chiarire la difficile situazione venutasi a creare e di delineare i programmi societari in vista del Girone di Ritorno, che si prospetta sin d’ora infuocato.
Ferdinando Garramone
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