Ambiente, I 'no al carbone' attaccano la politica brindisina
“Ancora Carbone per i Brindisini. Per il prossimo 22 settembre è convocata a Roma la conferenza dei servizi relativa al procedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale per la centrale Edipower . Per tale centrale esiste una convenzione del 2003, tuttora valida, che prevedeva la conversione di un gruppo a metano. Nè il Comune nè la Provincia e la Regione hanno nel corso di questi anni imposto il rispetto di tale convenzione ma cosa ancora più grave si apprestano anche se con distinguo a rilasciare parere positivo sul tavolo della Conferenza dei Servizi .
La Regione infatti esprime con una delibera di giunta del luglio del 2011 parere favorevole al rilascio dell’AIA per la centrale Edipower condizionata a prescrizioni sul trattamento delle acque meteoriche , che Edipower sembra inviare in mare direttamente senza alcun trattamento, un rispetto dei valori di emissione per monossido di carbonio ed acido cloridrico rispondenti alle migliori tecnologie disponibili ed un adeguamento impiantistico da realizzare in 27 mesi , 3 per la presentazione del progetto e 24 per la realizzazione delle opere anziché i 48 mesi previsti dal documento conclusivo per l’AIA.
Il Comune di Brindisi invece da semplicemente l’assenso non presentando alcuna osservazione. La cosa è in forte contraddizione con il documento del Piano Urbanistico Generale dove si sbandierano grandi proclami come ad esempio la chiusura di Edipower e il suo trasferimento a Cerano. Ma evidentemente sono solo belle parole buone per fare una campagna elettorale. Per il comune la centrale rimane lì a bruciare carbone e vite umane. L’ennesima dimostrazione di una maggioranza sconclusionata che finalmente ha tolto il disturbo.
E veniamo alla Provincia del Laboratorio Politico. Qui invece le carte si rimescolano giorno per giorno, dapprima una delibera del 20 luglio del 2011 la N.139 con la quale si esprime parere non favorevole all’esercizio della centrale perché la combustione del carbone è in contrasto con quanto stabilito dal DPCM del 4 agosto 1999 e la convenzione del 17 febbraio del 2003 che prevedeva la conversione a gas.
Ma pochi giorni fa la capriola della Provincia con la delibera N.180 del 14 settembre 2011 con la quale si da parere favorevole a patto che Edipower sottoscriva una nuova convenzione che superi quella del 2003. Cosa è successo dal 20 luglio al 14 settembre per giustificare una tale capriola?
Una domanda anche al Partito Democratico visto che in Provincia ha approvato quella delibera mentre da un paio di anni sbandiera la richiesta di conversione a gas di Edipower o la sua chiusura. Ma anche queste sono chiacchiere buone per la campagna elettorale?
Noi del No al Carbone pensiamo di si: Laboratori Politici, Centro destra, tutte chiacchiere di una classe politica che non riesce a stare a schiena diritta dinanzi alle grosse multinazionali, mentre i cittadini di Brindisi incasseranno l’autorizzazione Edipower per bruciare a poche centinaia di metri da casa loro ancora Carbone. Invitiamo i cittadini di brindisi a firmare nelle piazze la richiesta di indagine epidemiologica per ottenere verità e giustizia"
COMUNICATO STAMPA 'NO AL CARBONE'
Commenti