Puteolana - Carezza: "a Brindisi con il coltello tra i denti"
Fonte: Notiziariocalcio.com
La storia di Ciro Carezza alla Puteolana coincide con il progresso compiuto dalla squadra nel suo insieme. L’esordio con la casacca dei Diavoli Rossi, avvenuto sul campo del Grottaglie lo scorso quindici settembre, costituisce un ricordo lontano non solo nel tempo ma anche nella mente. Quel che accadde dalla domenica successiva, con la conclusione della breve era Ambrosino e l’avvio del ciclo Potenza, è storia recente.
Ma la metamorfosi della Puteolana è anche la metamorfosi di Carezza che, dopo la sfortunata deviazione che diede tre punti al Gladiator, fu in grado di dare impulso al suo processo di crescita inarrestabile, che l’ha portato a divenire titolare inamovibile sul binario destro della difesa flegrea. Uno degli intoccabili insomma. Uno che, nonostante la giovanissima età, ha già elaborato la mentalità necessaria per calarsi nel campionato di Serie D. “Dopo Bisceglie e Turris, è giunta l’ora di riprendere a lottare – sentenzia il laterale della Puteolana -.” Un diktat resosi necessario dopo lo striminzito pari di Bisceglie ed il ko contro la squadra di Torre del Greco a cui, nell’amichevole del giovedì, ha fatto seguito il quattro a uno subito per mano dell’Equipe Campania.
Eccessivo parlare di campanello d’allarme, sebbene Carezza dimostri di sapere che nulla può esser lasciato al caso. “A Bisceglie abbiamo disputato quella che, forse, è stata la nostra peggior partita – ammette il difensore granata -. Contro la Turris, invece, siamo stati puniti dalle uniche due disattenzioni che abbiamo commesso. Fa male aver riassaporato la sconfitta dopo tanto tempo, ma non facciamo drammi; il nostro è un gruppo compatto e determinato, che in questi giorni d’allenamento ha dimostrato di saper guardare avanti”.
Ed avanti c’è il Brindisi, quinta forza del campionato. “A Brindisi ci attende una sfida difficilissima – riconosce Carezza -, e ciò non solo per l’indiscutibile valore dei pugliesi, ma anche per l’ambiente caldissimo che fa da cornice alla squadra. Noi, però, vogliamo tornare ad essere i lottatori che tutti hanno conosciuto, per cui andremo lì con il coltello tra i denti”.
Grande rispetto per il Brindisi, ma nessun timore. Carezza si fida della Puteolana e del suo timoniere. “Quando eravamo a meno uno, avrei firmato per arrivare a più sedici ad una giornata dal termine del girone d’andata. Alla nostra crescita ha contribuito sicuramente mister Potenza, ma credo che i meriti vadano divisi con i miei compagni di spogliatoio. E’ cambiata la mentalità, e ciò lo si deve anche ai giocatori arrivati in corso d’opera. Uomini come Manco, Russo e Pastore, veri e propri veterani dell’ambiente, ci hanno fatto crescere sotto il punto di vista dell’autostima. Io sono fiducioso – conclude Carezza -; per adesso pensiamo solo al Brindisi, ma ho piena fiducia nelle nostre future possibilità di salvezza”.
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