Brindisi, tutti ‘sotto esame’. La situazione
Da un derby all'altro, nella speranza che l'esito di quello di domenica prossima sia diverso, ma non solo, l'augurio che si fanno i tifosi biancazzurri è di vedere una prestazione in campo che li renda orgogliosi. Il risultato positivo è un obiettivo dettato dalla classifica e dal rendimento che ultimamente langue. Una vittoria nelle ultime 5 giornate è un bottino troppo magro. Da Fasano a Fasano. Certo è che vedere la stessa prestazione del “Vito Curlo” in Coppa Italia (tremendamente simile alle sconfitte con Matera e Barletta), non porterà nulla di buono, ma se dopo il primo capitombolo stagionale arrivò una pronta reazione con Francavilla e Bitonto, adesso, il timore è che non possa esserci rimedio all'attuale trend. Il problema dell'appiattimento del gioco è un argomento vecchio che si è ripresentato nel secondo tempo di Martina Franca e per gran parte della gara con l'Afragolese, ma le vittorie arrivate in questi due match hanno nascosto la difficoltà, relegandola ad un argomento di secondo piano. E allora? Perché il Brindisi non gioca? Perché non crea palle da gol e non fa vedere belle azioni per oltre dieci o quindici minuti? La paura è che non si sia individuato il nocciolo della questione o che non si sia in grado di risolvere questo grattacapo. Troppo facile addossare tutte le colpe a Ciro Danucci, troppo semplice chiedere un avvicendamento della guida tecnica, senza avere l'assoluta certezza che questa sia la reale soluzione. Se la squadra non ha personalità, non è sempre e solo colpa dell'allenatore. L'atteggiamento dei calciatori, spesso, è stato irritante e se da giocatore non hai voglia di importi contro l'avversario e di gettare il cuore oltre l'ostacolo in un derby, in uno stadio in cui tremila anime ti stanno chiedendo di vincere, hai più di qualcosa da farti perdonare. Il calcio è bello per tante cose, tra queste c'è, senza ombra di dubbio, la possibilità di avere subito l'occasione per rialzarti. La partita di Fasano rappresenta già un test importante, l'auspicio, domenica sera, è di poter promuovere tutti a pieni voti.
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