Clamoroso: Bloccati i ripescaggi in B...ma il Catania aveva già festeggiato
Intervento fiume di Pietro Lo Monaco, amministratore delegato del Catania, in merito al blocco dei ripescaggi paventato nelle ultime ore e che escluderebbe gli etnei dalla Serie B: "È un momento di grandissima confusione, questa conferenza era dovuta da parte delle società interessate a un eventuale ripescaggio per far sentire la nostra voce alla luce di quello che si paventa. Una richiesta da parte delle società di B di fare, unico caso nella storia cadetta, un campionato a 19 squadre, senza provvedere ai ripescaggi. In barba a quella che è una normativa, in barba alle regole. Un atteggiamento basato sul nulla ma che inevitabilmente tocca il diritto e sottolineo, il diritto, in contraddizione a quello che viene sostenuto dai club di B che dicono come i ripescaggi siano un'opportunità e un diritto. I ripescaggi sono un diritto in base alla normativa esistente e nessuno può permettersi di disattenderla.
Quello che si sta perpetrando è un autentico golpe: non so le motivazioni, posso intuirle. Di fatto lede il diritto di squadre aventi il diritto a esser ripescate. Non più tardi del 3 agosto il commissario della FIGC Fabbricini ha sostenuto con forza che la B sarà a 22 squadre, a noi viene veramente difficile immaginare che ci possa essere un dietrofront. D'altra parte, quando è nata questa esigenza di coprire dei vuoti in cadetteria, seguendo la normativa la FIGC ha obbligato con grande solerzia le società interessate a iscriversi, un mesetto fa, a iscriversi al campionato di B e versando qualcosa come un milione e 200 mila euro di fideiussione bancaria e 700mila euro cash, assegni circolari a fondo perduto alla FIGC. Sono esborsi notevolissimi, se considerate che queste società contestualmente figuravano nell'organico della Lega Pro hanno dovuto ottemperare anche agli obblighi previsti per l'iscrizione alla C: solo noi come Catania siamo esposti per tre milioni e mezzo con le due leghe, parliamo di soldi e non di noccioline.
Siamo in Italia, sappiamo che questo è il Paese di tutto e del contrario di tutto. Ma quando una settimana fa mi era stato riferito un colloquio tra due dirigenti, con uno che diceva all'altro che si sarebbe arrivati anche a una B a 24 squadre. L'altro, invece, assicurava che senza Avellino si sarebbe rimasti a 19 squadre. Quando mi è stato riferito questo dialogo mi sono messo a ridere, oggi sono inorridito. Qualora dovesse passare una cosa del genere, è chiaro che tutte le società interessate si tuteleranno. Noi riterremo perseguibili la FIGC e il commissario Fabbricini, arriveremo a tutti i giudizi di questo mondo, perché questo è un bypassare le regole. Mi posso sorprendere fino a un certo punto: siamo il Paese in cui una normativa ben precisa proibiva a club di A di avere quote anche in altre società professionistiche. Noi abbiamo accettato l'opposto ed è sotto gli occhi di tutti (chiaro il riferimento a Lotito e al dualismo Lazio-Salernitana NdR).
Resto in attesa di capire se questo provvedimento di una B a 19 diventi fattivo o meno. Resto ancora speranzoso che, col buon senso, vengano rispettato le regole. Abbiamo subito troppe cose non in linea con le regole, quindi non ci stiamo. Lo stesso commissario sarebbe delegittimato, con un suo provvedimento a cambiare un suo stesso provvedimento di una settimana fa. L'organizzazione del nostro calcio è veramente precaria. Nessuno può permettersi di scavalcare le regole, l'Assocalciatori stessa ha preso una posizione chiara in un sopruso che lede anche i diritti dei calciatori. Perché questa conferenza prima del provvedimento? Prevenire è meglio che curare. Questa è la posizione nostra ma credo anche degli altri club, credo che nessuno lasci nulla di intentato per perseguire il massimo. Ci sono danni che vanno al di là di ogni immaginazione, faremo tutto quello che c'è da fare, su questo non ci piove. Si rischiano di bloccare tutti i campionati, immaginate cosa sta succedendo in Lega Pro in questo momento. Le squadre che dovevano essere ripescate sarano inserite nei gironi o no? Le squadre della Lega B, solo per avere 3-400mila euro in più, dicono di non toccare gli interessi di nessuno: ho dimostrato che è falso".
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