Si chiamava Maurizio, è barese la più giovane vittima d’Italia
Maurizio era felice. Maurizio tifava (Bari). Maurizio prima o poi avrebbe voluto guidare una Ferrari. Maurizio soffriva, è vero. Ma Maurizio aveva molta voglia di vivere. E invece Maurizio è morto. Per una crisi respiratoria, dovuta a una polmonite. Maurizio aveva 38 anni ed è stato ucciso dal Coronavirus. E' la più giovane vittima italiana. "Non sappiamo come è stato contagiato. E nemmeno ci interessa. Però vogliamo che tutti devono saperlo: questo è un virus infame, che toglie tutto. Ha tolto la vita a nostro figlio. E a noi, a me e a mia moglie, il diritto di assisterlo, sino all'ultimo minuto. Per questo vi chiedo, vi supplico, questa è una malattia tremendamente seria: restate a casa, per favore. Fatelo voi. Fatelo per chi vi vuole bene". Antonio Pinto è il padre di Maurizio. E' un medico, un radiologo assai conosciuto e stimato. Vive con la sua famiglia in provincia di Bari, a Turi, un paese che è una famiglia. E' in quarantena, come sua moglie. Ma il dolore non conosce isolamento. "Dicono: il Covid uccide le persone fragili. E, in parte, è vero. Ma noi abbiamo il dovere di difenderle le persone fragili. Anche se Maurizio sapeva difendersi benissimo da solo". (Clicca qui per continuare a leggere l’articolo su repubblica.it)
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