La FIGC non iscriverà un 'nuovo' Brindisi in Promozione
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Si fa sempre più concreta la possibilità che Brindisi resti senza calcio nella prossima stagione. La FIGC regionale, in base alle nuove norme, ancora più restrittive, non potrà ospitare un’eventuale nuova società ne in Eccellenza, ne tantomeno in Promozione. E’ quanto confermato dai vertici federali a Studio 100 Tv che ha provato a fare chiarezza sulla situazione.
Impossibile, dunque, applicare l’art. 52 comma 10, l’ex Lodo Petrucci per intenderci.
In questi casi è bene parlare con dati di fatto. Anche se oggi dovesse essere costituita una nuova società, dunque, NON POTREBBE CHIEDERE L’ISCRIZIONE IN SOVRANNUMERO NEPPURE IN PROMOZIONE.
L’iscrizione in sovrannumero in D, Eccellenza o Promozione può avvenire solo in caso di PROVVEDIMENTO FEDERALE STRAORDINARIO emesso dalla FIGC nazionale. In altre parole quello che riuscì ad ottenere a suo tempo l’On. Domenico Mennitti con la SSD CITTA’ DI BRINDISI.
Quindi, senza fare tanti giri di parole, ci vorrebbe un politico di peso del territorio che si spendesse in questo senso.
Oltre questa ipotesi, le alternative per non ripartire dalla terza categoria sono tre:
- Salvare l’attuale titolo sportivo (che, però potrebbe essere retrocesso in Eccellenza per responsabilità diretta nel processo sportivo sul ‘calcio sporco’)
- Acquistare un titolo di promozione di una squadra della provincia
- Acquistare il titolo di una squadra del capoluogo di prima categoria e richiedere il ripescaggio in Promozione
Del resto ci sono diversi precedenti:
Il Martina fallito dalla C, ripartì dalla Prima Categoria con una nuova società, proprio perché non ci furono ‘provvedimenti straordinari’ Il Nardò, invece, fallito in D, ha acquistato, con una nuova società, un altro titolo della provincia di Lecce ripartendo dalla Eccellenza ed evitando cosi di ripartire dal basso.
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