LNG: "sorpresi dall'atteggiamento del CTR. Ci difenderemo"
Nuovo colpo di scena nella vicenda rigassificatore. Questa volta a pronunciarsi è la stessa Brindisi LNG che – si legge in un comunicato stampa - manifesta sorpresa e sconcerto per quanto avvenuto lo scorso 4 aprile in sede di riunione del Comitato Tecnico Regionale. Un incontro per discutere e deliberare sul rilascio del Nulla Osta di Fattibilità al progetto di rigassificatore previsto nel porto esterno di Brindisi. La Brindisi lng ha formulato una richiesta ufficiale per l’acquisizione di tutta la documentazione per comprendere l’andamento e le conclusioni della riunione del CTR. Fin da ora, però, alcune valutazioni possono essere fatte – si legge nella nota. Da una prima lettura del verbale, che ha escluso per il momento la riconferma del nulla osta di fattibilità del progetto del terminale di rigassificazione già ottenuto dallo stesso CTR nel 2002, risultano evidenti incongruenze sia di carattere formale che sostanziale. L’aspetto più sconcertante – dicono dalla Brindisi lng – è che il CTR abbia rigettato senza pertinenti motivazioni la favorevole proposta al rilascio del nulla osta presentata dal gruppo istruttore incaricato di analizzare nel dettaglio la documentazione tecnica fornita da Brindisi Lng. Alcuni componenti controfirmatari della relazione tecnica positiva dei vigili del fuoco avrebbero incomprensibilmente cambiato atteggiamento durante la riunione plenaria del CTR. Lascia inoltre alquanto perplessi, se non sconcertati – si legge ancora nella nota della Brindisi lng - la circostanza che il Comitato tecnico abbia adottato una decisione senza il voto della maggioranza dei propri componenti e inoltre in palese violazione di una specifica norma di legge che non prevede di far equivalere la parità dei voti ad una valutazione negativa. Infine, risulta perfino difficile commentare l'atto del Comitato Tecnico Regionale, quando le motivazioni della mancata riconferma del nulla osta di fattibilità presenti nel verbale mostrano opinioni e valutazioni che poco o nulla hanno a che fare con aspetti tecnici legati alla sicurezza dell'opera, ma si palesano come commenti scevri da competenze e/o prerogative di un organo tecnico come il CTR, che peraltro in passato si era già espresso per la fattibilità tecnica dell'opera a favore della sicurezza dell’impianto. La Brindisi Lng ha dato così mandato ai propri legali di valutare ogni azione utile a tutela della società.
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