Fasano - Brindisi
Calcio

Fasano - Brindisi: la ricostruzione dei disordini

10.03.2025 14:57

Fonte: SerieD24.com 

Continua a fare discutere Fasano-Brindisi. Nel post partita ci sono stati diversi scontri tra le due tifoserie. I carabinieri della compagnia di Fasano e i poliziotti della Digos di Brindisi ora sono al lavoro per identificare i responsabili delle risse che si sono verificate all’esterno dello stadio Curlo di Fasano, al termine del derby, valevole per la 28esima giornata del campionato di Serie D. Dalle prime ricostruzioni video, durante gli scontri ci sono stati: lanci di oggetti, aste utilizzate come oggetti contundenti, tifosi che si prendono a cinghiate e l’esplosione di bombe carta. Il tutto davanti agli occhi di cittadini attoniti e impauriti. 

Fasano-Brindisi, la ricostruzione dei disordini

Questo scenario, era stato preceduto da altri disordini avvenuti all’interno dello stadio. Il secondo tempo era iniziato da pochi minuti e il Fasano era in vantaggio per 2-0, quando dal settore ospiti è partito il lancio di fumogeni, aste e bottiglie verso il campo. Una di queste ha colpito un giocatore del Fasano. Un fumogeno ha anche provocato un principio di incendio. L’arbitro ha sospeso l’incontro, facendo rientrare le squadre negli spogliatoi. Il gioco è ripreso dopo circa 10 minuti. La sospensione è diventata definitiva, non appena è ripreso il lancio di oggetti. da quel punto in poi, alcuni tifosi ospiti sarebbero riusciti a forzare il cordone di sicurezza predisposto all’esterno dell’impianto sportivo, entrando in contatto con i fasanesi. 

Le possibili conseguenze

L’intervento delle forze dell’ordine ha evitato conseguenze maggiori. Ora decine di persone rischiano il Daspo e la denuncia. La società del Brindisi, con una nota diramata ieri sera, ha condannato l’accaduto. 

Una dichiarazione di condanna arriva anche dal sindacato dei carabinieri “Unarma”. “I cittadini fasanesi in queste ore sui social – si legge in una nota dei dirigenti sindacali di Unarma Puglia – chiedono che sia tutelato il diritto a ricevere un adeguato ordine pubblico, che evidentemente ha avuto delle forti lacune in chi è chiamato a gestirlo, soprattutto in queste partite difficili e di cui si è da sempre a conoscenza della pericolosità”.

“Le autorità provinciali di pubblica sicurezza (prefetto/questore) – proseguono i dirigenti sindacali – diano il sacrosanto diritto alle famiglie di poter assistere serenamente con i propri figli ad una partita di calcio domenicale organizzando un ordine pubblico adeguato e che tenga conto anche della sicurezza degli uomini e donne in divisa. Quanto agli organi di giustizia sportiva, si prenda in considerazione le giuste sanzioni e penalizzazioni nei confronti di quella società cui tifosi hanno dato sfoggio ad una violenza non più tollerabile”.


 

 

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