Calcio

LNG, UIL: "Basta con la politica del NO"

22.06.2012 15:27

La notizia del parere favorevole di fattibilità, espresso dal Comitato Tecnico Regionale per la realizzazione dell'investimento del rigassificatore, ha riaperto la discussione tra i protagonisti istituzionali a livello regionale e locale, pur sapendo che esiste una esigenza di produzione di energia per soddisfare esigenze nazionali ed una volontà politica anche dell'attuale governo di procedere sul nostro territorio alla costruzione di un impianto di rigassificazione. Il governatore Vendola si spende ogni giorno, anche nell'ultima campagna elettorale amministrativa a sostegno dei suoi candidati sindaci, per le necessità e le esigenze di altre provincie, come il caso Taranto dove ha contribuito a risolvere la vertenza legata al settore industriale ed in modo particolare quella del porto, destinato a diventare la piattaforma commerciale più importante del mediterraneo con finanziamenti di quasi 200milioni di euro ottenuti attraverso il tavolo governativo espressamente richiesto. La stessa attenzione non è stata mai riposta per Brindisi, dove nessuna considerazione è stata rivolta verso le tante vertenze e/o chiusure di attività produttive, sedi istituzionali e pubbliche spostate altrove che in questi ultimi anni hanno impoverito e messo in ginocchio importanti e strategiche economie del territorio, che hanno provocato l'aumento incontrollato della disoccupazione e mobilità di moltissimi lavoratori in altre province. Mentre in maniera partecipata ha espresso contrarietà SOLO per l'impianto di rigassificazione, non per cause tecniche, ma solo per principio ideologico e politico. Anche a livello locale in campagna elettorale sono state espresse chiare disponibilità di praticare una nuova politica concertativa di discontinuità con il passato, cercando il confronto con le parti sociali per trovare le soluzioni più rispondenti alle esigenze economiche, imprenditoriali ed occupazionali. Oggi, invece, riscontriamo la stessa cocciuta politica del NO! espressa per tanti anni dalle precedenti amministrazioni. La UIL e la UILCEM provinciali si chiedono: a che serve continuare a presenziare e sostenere tavoli dove continuamente, a parole, si esprimono buone intenzione per attrarre nuovi investimenti, finanche attraverso agevolazioni per favorirli, quando poi si esprimono volontà contrarie e si utilizzano tutti gli strumenti legislativi per impedire investimenti considerati in regola perfino da istituzioni regionali? È vero che in politica ciò che vale oggi, non si può fare domani. Occorre responsabilità e sensibilità nei confronti dei problemi che il nostro territorio ha subito e rispetto nei confronti dei cittadini che ne pagano le conseguenze. COMUNICATO STAMPA UIL - UILCEM

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