"Prima delibera: abbattere le barriere architettoniche"
Individuare, all’interno della dotazione organica del Comune, una figura responsabile con la nomina di disability manager. Elaborare un piano di eliminazione partecipato dai cittadini, dalle associazioni e dagli organismi di rappresentanza delle professioni”
“Se sarò eletto, la mia prima delibera di giunta sarà quella di avviare un piano di eliminazione delle barriere architettoniche. Si può fare e conosco gli strumenti adatti per realizzarlo. Per prima cosa, si dovrà individuare, all’interno della dotazione organica del Comune, una figura responsabile con la nomina di disability manager con l’assunzione in capo anche del compito della redazione e monitoraggio del piano. Tale figura dovrà occuparsi innanzitutto della diagnosi dell’esistente, anche con le segnalazioni dei cittadini attraverso il sito internet www.comune.brindisi.it. Dovrà poi pensare all'inserimento nella programmazione dei lavori pubblici, alla predisposizione di progetti preliminari e all'individuazione di strumenti per l’aggiornamento del piano stesso”
E' la proposta lanciata da Mauro D'Attis, candidato per la coalizione del centro destra al Comune di Brindisi, nella conferenza stampa di presentazione dell'eventuale primo atto amministrativo. Il documento è stato diffuso alla stampa e sarà il primo impegno concreto di D'Attis.
“Ho intenzione di istituire un apposito albo pubblico di imprese aderenti al Piano disposte ad effettuare gli interventi di abbattimento a prezzi inferiori al 50% di quelli previsti dal prezziario del provveditorato regionale – aggiunge il candidato sindaco -. Il piano dovrà affrontare le problematiche connesse alla mobilità, assumendo l’autobus come asse portante dell’accessibilità urbana e i temi relativi all’accessibilità pedonale, dai passaggi pedonali alle fermate mezzi pubblici e agli incroci, coordinandoli con quelli relativi alla sicurezza stradale. Questo progetto inoltre dovrà essere attuato attraverso interventi specifici negli edifici comunali e negli spazi pubblici scoperti: strade, marciapiedi, piazze, parchi, cimiteri. Ho anche previsto la priorità del finanziamento attingendo da eventuali avanzi di gestione disponibili”
“Si dovrà elaborare un piano partecipato dai cittadini, dalle associazioni e dagli organismi di rappresentanza delle professioni e dovrà essere aggiornabile, e si dovrà infine sensibilizzare sul tema dell’accessibilità, individuare priorità di intervento condivise, formare alcuni tecnici dell’amministrazione comunale e promuovere la progettazione universale”, conclude D'Attis.
Commenti