Brindisi, CLICCA QUI per seguire la conferenza stampa del presidente Arigliano |LIVE
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Il Brindisi ha indetto una conferenza stampa per questo pomeriggio, giovedì 18 gennaio, alle 17:00. A prendere parola sarà il presidente Daniele Arigliano. Noi di brindisimagazine.it saremo sul posto e vi aggiorneremo in tempo reale con le dichiarazioni del numero uno biancazzurro con la nostra diretta testuale.
Brindisi, le parole di Arigliano in diretta
Fine conferenza.
"Mazzocco dell'Avellino? la trattativa c'è, nata dopo l'acquisto di Falbo. Vogliamo acquistare dei centrocampisti centrali".
Distante? C'è stata una chiaccherata e anche Distante fa le sue valutazioni, visto che da sempre è vicino al Brindisi. Ma da qui a dire che Arigliano lascia il Brindisi ce ne vuole".
"Allargamento base societaria? Ce ne sono pochi di pazzi che vogliono entrare in una società che attualmente si trova in questa situazione e che vogliono veramente il bene del Brindisi".
"Siamo stati danneggiati economicamente durante la stagione. Le due partite a porte chiuse non ci hanno sicuramente fatto bene. A inizio anno c'era la capienza limitata, ora sta mancando l'entusiasmo dei tifosi per poter riempire lo stadio".
"Sabato, nonostante il risultato, ho visto qualcosa di positivo nell'atteggiamento. Alcuni sono arrivati da poco e devono trovare la forma migliore. Pinto, Bagatti sono calciatori importanti".
"Stiamo cercando di fare manovre sul mercato, rispettando l'indice di liquidità e facendo quadrare i conti. Abbiamo dovuto aspettare la risoluzione di Ganz per tesserare Bonnin. All'inizio sono stati fatti sforzi importanti e adesso è fisiologico che i calciatori per essere tesserati chiedono qualcosa di più, vista la situazione del Brindisi".
"Malaccari? Ho letto di interessamenti da parte di alcune squadre. Se Nicola ci viene a dire che vuole cambiare aria, accetteremo la notizia. Si tratta di un buon giocatore, a inizio anno gli abbiamo offerto un qualcosa di importante. Se dovesse andare via, cercheremo un sostituto sul mercato".
" Lo scoramento è normale che ci sia, basti guardare la classifica. Per noi è importante non perdere gli scontri diretti, di cui molti saranno in casa. Ci aspettano 10-12 giornate in cui dobbiamo dare battaglia con i calciatori che abbiamo e che arriveranno".
"In un calciatore vale al 70% l'aspetto mentale e la determinazione di farcela, il resto lo fa l'aspetto tecnico. Per me vale più l'uomo e noi dobbiamo essere bravi a tirar fuori anche l'aspetto tecnico".
"Acquisti a centrocampo? In settimana firmerà Pinto, che è un quinto di centrocampo e può fare anche la mezz'ala. Ha firmato Bagatti. Accontenteremo mister Roselli con un altro acquisto a centrocampo, purtroppo da una parte c'è la fretta di sistemare le cose, ma dall'altra c'è la paura di sbagliare".
"Sotttolineo e rimarco che nulla è perduto. Non stiamo preparando già la squadra per l'anno prossimo, dobbiamo ritrovare quell'equlibrio che avevamo all'inizio e che poi abbiamo perso. Una cosa è certa, noi cercheremo di salvarci fino all'ultima giornata, magari evitando anche i play-out. Chi rimne con noi deve essere consapevole che sarà una guerra costante e dobbiamo cercare di venire fuori con meno difficoltà possibili".
"Le squadre di bassa classifica in Lega Pro sono spesse costrette a pescare dal marcato degli svincolati, che non vuol dire pescare perforza male. Bisogna essere in grado di fare la scelta giusta, di scegliere gente che sia motivata e abbia la ferocia giusta e non guardare solo il calciatore dal punto di vista tecnico. I giocatori che avevamo erano dei buoni giocatori, ma non erano gli uomini giusti per il nostro progetto e bisogna farsene una ragione. Ci saranno altre uscite".
"Voglio ribadire che nulla è ancora perduto, lo dice la matematica. Le altre squadre che lottano per la salvezza non stanno facendo molto meglio di noi, abbiamo molti scontri diretti in casa. Sento polemiche sul manto erboso, ma la ditta ci ha dato delle rassicurazioni. C'è stata l'installazione dell'illuminazione e dei seggiolini".
Le parole del Presidente Arigliano: "Voglio sottolinerare che il fatto che il numero delle uscite sia superiore a quello delle entrate, è stato voluto dalla società. Il fatto che all'inizio fossimo troppi ha creato del malincuore dentro lo spogliatoio e questo ci ha fatto ripromettere di sfoltire la rosa. Dispiace che in città si parli di un fuggi fuggi, nessun giocatore verrà trattenuto contro la sua volontà e il nostro obiettivo è far sentire i giocatori a loro agio. Qualche giocatore, in modo onesto, ci ha detto di non sentirsi più a suo agio e di non voler continuare fino alla fine. Chi è rimasto sa che il Brindisi è penultimo e si trova in questa situazione. Sa che la gente brindisina si aspetta tanto e si è sempre sotto l'occhio del ciclone".
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