Brindisi, il ds Minguzzi: "C'è ancora qualche obiettivo da concretizzare sul mercato"

Parte da oggi la nuova stagione del Brindisi. La squadra si è riunita al 'Fanuzzi' per il primo allenamento dell'anno. Presente tutta la società, tra cui il ds Vincenzo Minguzzi. Intervenuto ai nostri microfoni il direttore ha parlato di mercato, sia dei colpi già chiusi che quelli futuri.

Il Brindisi è tra le squadre più scatenate in questo mercato, merito anche del gran lavoro del nuovo ds:"C'era da rifare tutto e siamo riusciti a farlo. Abbiamo perseguito degli obiettivi che abbiamo poi centrato, ovviamente abbiamo dei limiti da rispettare e fino ad ora lo abbiamo sempre fatto. Abbiamo ancora altri obiettivi, alcuni molto difficili, ma c'è ancora molto tempo a disposizione. Interverremo ancora sia tra gli under che negli over".

"Questa società ha ridato credibilità alla piazza"

Negli ultimi anni fare mercato a Brindisi è stato come una mission impossible. Ora invece sono gli stessi giocatori a proporsi al sodalizio biancazzurro. Ecco cosa è cambiato secondo Minguzzi: "C'è la consapevolezza di una nuova realtà che vuol far calcio in maniera seria. Vuole far tornare i brindisini a parlare di calcio, e noi tutti abbiamo scelto di sposare questo progetto. C'è ancora da fare qualcosa di importante, in questo momento c'è, però, molta concorrenza dai professionisti. Ora le squadre si stanno riunendo, una volta partite potrebbero sbloccarsi anche trattative più complicate che fino ad adesso non siamo riusciti a chiudere".

"Partire prima sul mercato ci ha dato diversi vantaggi"

Sono ancora molte le squadre che solo ora hanno iniziato a pensare alla prossima stagione. Il Brindisi invece è ormai al lavoro da più di un mese. I biancazzurri si sono contraddistinti per aver fatto le cose con ordine, partendo dalla nomina delle nuove cariche societarie fino al nuovo tecnico, per poi concentrarsi sul mercato. Questa modalità di organizzazione ha portato diversi vantaggi: "Partire prima ci ha dato sicuramente vantaggi sulle altre, anche se molte società hanno agito sotto traccia. Con gli under in modo particolare ci è stato molto di aiuto."

Articolo a cura di Francesco Giudice