Il Brindisi compie l'impresa a Matera, 3-3 il finale e salvezza conquistata
Matera – Un Brindisi encomiabile, generoso e deciso a conquistare il punto decisivo per la salvezza centra l’impresa al termine di una partita spettacolare, avvincente e vietata ai deboli di cuore, uscendo indenne ed a testa alta dal terreno di gioco del “XXI Settembre- Franco Salerno” contro il lanciatissimo Matera, in occasione del sentito ed atteso derby appulo-lucano in programma per la 33° e penultima giornata del Gir. H, conclusosi con un pirotecnico 3-3. Matera in serie utile da 7 turni e reduce da 6 vittorie consecutive, in cerca del secondo posto finale utile in chiave play-off e privo per l’occasione degli infortunati Marinucci-Palermo e Ciano. Brindisi senza l’acciaccato Albano (bomber di origini materane della formazione adriatica con 11 reti all’attivo) e con il solo Tedesco in avanti, supportato da Pellecchia e Lucà. Avvio di marca materana nei primi 10’ con Di Gennaro pericoloso di testa al 3’ e con Novembre decisivo in uscita bassa su Todino al 9’. Al 12’, tuttavia, a sorpresa il Brindisi va in vantaggio con Sireno che ruba palla sulla tre-quarti, supera due avversari e trafigge in uscita l’incolpevole Bianco con un rasoterra preciso per l’1-0 festeggiato sotto il settore ospiti. Il Brindisi potrebbe raddoppiare con Pellecchia al 15’, ma si rimane sull’1-0. Il Matera non ci sta e reagisce, chiudendo gli ospiti nella propria tre-quarti difensiva, senza tuttavia impegnare quasi mai seriamente Novembre. Nel finale del primo tempo, però, si registra l’”uno-due” micidiale dei lucani che ribalta il punteggio: dapprima è Caputo al 37’ a siglare il pari, sfruttando un bel filtrante di Todino e battendo l’incolpevole Novembre con un sinistro forte e preciso per il suo decimo sigillo personale, poi, in pieno recupero, Oliveira si esibisce in un dribbling ubriacante e dal limite insacca con un rasoterra sull’uscita del portiere per il 2-1 che chiude la prima frazione di gioco. Nella ripresa, squadre invariate e dopo appena 1’ Oliveira si procura un penalty (strattonata evidente di Lucà, ammonito dall’arbitro), ma Di Gennaro sbaglia dal dischetto spiazzando Novembre ma calciando alto di destro. Al 7’, però, il Matera triplica in contropiede con capitan Cruciani che conclude a rete da sottomisura su assist rasoterra di Oliveira dalla sinistra. Il Brindisi non si disunisce e, anzi, si riorganizza e prima riapre il match all’11’ con Tedesco su rigore (spinta di Scardala su Laboragine) e poi pareggia al 21’ con l’ottava meraviglia di Pellecchia a segno con un bel “drop” al volo di sinistro sugli sviluppi di un corner. Nel finale, quindi, succede di tutto: il Matera vuole la vittoria a tutti i costi e colpisce due pali (al 24’ in mischia sugli sviluppi di un corner con Oliveira ed al 38’ con Di Gennaro di testa), sbaglia al 37’ addirittura un altro penalty con Caputo che calcia fuori di sinistro dagli 11 metri (fallo di Mboup - subentrato a Bove ed espulso per fallo da ultimo uomo - su Oliveira lanciato a rete), e, infine, dopo l’espulsione di Mr. Ciullo al 40’ per proteste, Novembre si immola in pieno recupero su Ceccarelli (ex di turno entrato nel finale) salvando letteralmente il risultato in uscita bassa al 48’. Finisce, infatti, 3-3 un derby d’altri tempi bellissimo ed emozionante, con il Matera che si dispera per non aver centrato la settima vittoria di fila e con il Brindisi che, dal canto suo, infila l’ottavo risultato utile e festeggia meritatamente la salvezza matematica con 90’ di anticipo insieme con i propri irriducibili 100 supporters al seguito.
Ferdinando Garramone
Commenti