Brindisi, Scarcella: 'Divorzio? Divergenze di vedute ma sogno il Brindisi in D '
La notizia del divorzio dal Brindisi, affidata a un post sulla sua pagina Facebook, prima di quello striscione esposto dalla Curva Sud: “Bandiera di un calcio senza valori”.
Ma forse c’era da aspettarselo che la storia d’amore tra Sasà e il Brindisi sarebbe, presto, giunta a epilogo. Non così presto, forse. Ed è lui stesso a spiegare a salentosport.net i motivi della separazione. “Avevo delle vedute diverse rispetto alla società – sottolinea l’attaccante classe 1983 -. “Ho preferito interrompere il rapporto fin da subito, perché non sono abituato a fingere. Lascio con la morte nel cuore”. Sarà bollente il telefono di Scarcella. “Sto valutando diverse proposte – ammette l’ormai ex Brindisi -. “Ma nel frattempo voglio prendermi un po’ di tempo per riposare, per dedicarmi alla mia famiglia e per fare la scelta giusta. Voglio ripartire alla grande. Mi sento bene e sono in forma. Ho ancora voglia di fare tanti di gol e ho fame di vittorie. Non mi pongo limiti per quanto riguarda la categoria, cerco una piazza con un progetto ambizioso e con una società seria”.
Ma intanto vuole congedarsi dal suo Brindisi facendo gli ultimi ringraziamenti di rito. “Ringrazio la società storica, nelle persone di Bassi, Giannelli, Bungaro, Bagnardi, Siliberto e Consiglia La Corte. Sono coloro che hanno risollevato le sorti della squadra fin dai tempi della Prima Categoria e che mi sono stati sempre vicini. Ringrazio i tifosi. Domenica scorsa mi hanno dedicato cori e striscione, sebbene non sapessero ancora della mia decisione. Mi sono commosso moltissimo. Ringrazio, infine, i miei compagni. Alla fine del match con l’Avetrana li ho riuniti tutti nello spogliatoio e ho chiesto loro, come ultimo favore, quello di riportare il Brindisi in Serie D”.
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