Calcio

PerBrindisi: "spariti i soldi del Brindisi. Ecco perchè non abbiamo restituito le quote"

16.02.2016 15:52

Restano complesse e colme di punti interrogativi le questioni relative alla SSD CITTA’ DI BRINDISI, che la scorsa estate ha rinunciato ad iscriversi a qualunque campionato FIGC. L’intera vicenda pare sia sotto lente di ingrandimento delle forze dell’ordine che che già nel recente passato, avevano cominciato a scavare su vari filoni relativi al calcio brindisino. Proprio per questo occorre la massima prudenza. Intanto, però, l’associazione ‘PerBrindisi’ ha emesso un comunicato stampa attraverso il quale spiega i motivi che non hanno consentito fino ad oggi la restituzione delle quote ai soci che ne avevano fatta domanda:

“A circa due mesi dal ricevimento da parte della SSD Calcio Città di Brindisi dell’assegno di € 47.000,00, frutto del rimborso per la mancata iscrizione della squadra al Campionato di serie “D”, l’Associazione Polisportiva Perbrindisi comunica ai propri iscritti che nulla di quanto promesso è stato restituito. Parliamo dei diecimila euro che la scrivente Associazione ha raccolto attraverso la sottoscrizione di quote finalizzate a salvare il Calcio a Brindisi. La stessa, per volere dell’Assemblea del 06 luglio  u.s. e delibera del proprio Direttivo, ha messo tale importo a disposizione della SSD Calcio Città di Brindisi in data 10 luglio u.s., per mano del Delegato dalla stessa Sig. Gilberto Niccoli, perché questa fosse iscritta al Campionato competente. La condizione, come scritto nell’accordo tra la Perbrindisi e la SSD Calcio Città di Brindisi rappresentata dal Sig. Niccoli, è  “l’impegno ad utilizzare detto denaro al sol fine di procedere  all’iscrizione della squadra SSD Città di Brindisi al Campionato nazionale dilettanti”. Considerati i fatti che tutti conosciamo, ossia la pena sportiva inflitta alla squadra, la FIGC ha ritenuto di dover rimborsare alla SSD non solo la quota di iscrizione al Campionato, ma anche altre somme a titolo di fidejussioni etc., per un totale di 47.000,00, ovviamente attraverso il suo proprietario di maggioranza Sig. Domenico Solazzo. Questi  avrebbe dovuto tenere fede all’ accordo stipulato con l’Associazione Perbrindisi,  confermato e riproposto sul profilo Facebook della società in data 05 settembre 2015, come di seguito riportato:  ‘Si rende noto inoltre, che tutte le somme raccolte per l’iscrizione al Campionato nazionale di Serie D verranno restituite sia all’Associazione Per Brindisi che a tutti quei tifosi i quali, appassionati di calcio, sostenendo la causa “Salviamo il brindisi calcio”, hanno voluto contribuire alla realizzazione di questo sogno ormai svanito’.  Restituzione che, ad oggi,  non è avvenuta.

La scrivente, sulla base di quanto esposto, ha dato mandato al proprio legale Avv. Giacinto Epifani  perché adisca le vie legali pertinenti per il recupero dei diecimila euro a tutela dei tanti tifosi che hanno creduto nella bontà del progetto ed esorta gli organi di stampa, le testate on line e i giornalisti che da anni seguono le vicende calcistiche della nostra città a dare il giusto risalto a quanto da noi testé denunciato”.

Questo il comunicato della PerBrindisi. Intanto la FIGC aveva già fatto sapere di essere pronta a rendere pubbliche le varie dinamiche della vicenda. Anche con supporto documentale.

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