Quattro chiacchiere con…Fernando Galetti, professione: bomber!

19.03.2012 16:49

Brindisi Magazine questa settimana è a casa Galetti, per raccontarvi la bandiera del calcio brindisino direttamente dal salotto di casa sua.

Fernando Alberto Galetti nasce a Laferrere in Argentina il 19 Luglio 1972. Si fa conoscere da ragazzo nella Coppa Centenario, torneo organizzato dalla Federcalcio argentina nel 1993 per celebrare il centesimo anno della fondazione, giocando nel Club Gimnasia y Esgrima La Plata. In questa occasione si cerca di promuovere i giovani calciatori che aspirano al calcio professionistico, e  così accade per questo attaccante che con la sua squadra esce campione dal torneo, facendosi notare per alcuni gol importanti. Inizia così la sua avventura calcistica, e dopo aver giocato in diverse squadre argentine, nel Toluca in Messico e nel Minervèn in Venezuela, decide nel 1999 di trasferirsi in Italia. Parte dalla Vigor Lamezia la sua carriera nel calcio dilettantistico e semiprofessionistico italiano. Nando fa la fortuna di tutte le squadre in cui gioca: attaccante dotato di un gran fiuto per il gol , in ogni stagione che disputa si fa ricordare per il numero e la qualità delle sue reti. A Brindisi in particolare, nella stagione 2008/2009 , conduce la squadra alla promozione in serie C2 con i suoi 24 gol.

Professionista integerrimo, bomber spregiudicato in campo, nella vita di tutti i giorni Nando Galetti è una persona sempre cordiale ma anche molto riservata, che trascorre il suo tempo libero dedicandosi alla sua famiglia e alle amicizie che negli anni ha stretto qui in città.

A lui chiediamo:

“La tua carriera inizia in Argentina con diversi successi. Cosa ti ha portato qui in Italia?” – “Una proposta del mio procuratore, che accettai subito. Era un sogno che finalmente si avverava: sia dal punto di vista professionale, dato che per noi sudamericani il calcio italiano ha un fascino speciale, sia da quello personale poiché le mie radici sono italiane da parte di entrambi i miei genitori.”

“Sei stato a Brindisi per due stagioni, poi una breve parentesi nel Casarano, ed infine sei tornato a Brindisi. Cosa ti ha reso così legato alla nostra città?” – “ Fu amore a prima vista, in questa città mi sono sentito subito a casa! Dissi a mia moglie: c’è il mare, mi ricorda la mia Mar de Plata, città in cui sono cresciuto. Poi i brindisini, il loro calore, la loro disponibilità, la passione che mettono in ogni cosa.

“Com’è la tua giornata tipo, dentro e fuori il campo di calcio?” – “ La mia giornata inizia accompagnando mia figlia a scuola. Poi giretto in centro per un caffè e qualche chiacchiera con amici o qualche tifoso che mi ferma per parlare ovviamente di calcio! Dalle 13.30 alle 19 sono allo stadio per gli allenamenti, e quando torno a casa mi dedico finalmente alla mia famiglia. Quando però gli impegni me lo permettono cerco di ritagliarmi un po’ di tempo anche per il mio hobby preferito che è la pesca.”

“Pensi di restare a Brindisi con la tua famiglia anche quando appenderai le scarpette al chiodo?” – “Di fatto è così. Qui ho fatto l’investimento più grande della mia vita, la nostra casa! Con mia moglie abbiamo scelto Brindisi per crescere nostra figlia, pensiamo sia un bel posto. Ci credo in questa città e nel suo enorme potenziale!

E dalla redazione di Brindisi Magazine un grosso in bocca al lupo a Nando, sperando che continui a regalare al nostro calcio quel tocco di serietà e professionalità che in questo sport sempre più spesso manca.

I.M.

 

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