
Calcio nel caos, pioggia di ricorsi e inizio a rischio
Nella serata di ieri si è creata una frattura profonda nel calcio italiano, ancor più profonda di quella che ha condizionato tutta l'estate pallonara delle categorie inferiori, non senza qualche intrusione nel calcio maggiore della Serie A abbagliata dall'arrivo di Cristiano Ronaldo e dal possibile sbarco di Luka Modric. La Serie B l'ha avuta vinta, con la FIGC che ha cambiato in corsa le regole, e ha dato il via alla nascita della stagion
Una forzatura che comporterà ora una nuova serie di ricorsi che andranno a sommarsi a quelli che giù il Tribunale Nazionale Federale e il Collegio di Garanzia dello Sport dovranno esaminare dopo la pausa estiva. Ternana e Pro Vercelli hanno già presentato il loro, il Catania e la Robur Siena hanno già fatto sapere che ricorreranno in tutte le sedi opportune con l'ad etneo Pietro Lo Monaco pronto a “togliere anche i pantaloni alla FIGC” dopo questo cambio in corsa delle regole in barba agli statuti, mentre la Virtus Entella è addirittura pronta a creare un'associazione che tuteli le squadre rispettose dei regolamenti e si batta per un calcio più giusto. Ma non solo. La Lega Pro, per voce del suo presidente Gabriele Gravina, è pronta a bloccare il calcio con uno sciopero a cui sono pronti ad aderire anche i calciatori come ribadito sia da Damiano Tommasi che da Marco Biagianti. Una situazione ai limiti dell'assurdo che mette in luce tutte le storture e le falle di un sistema calcio che naviga a vista senza una prospettiva comune e in cui ognuno tira acqua al suo mulino col rischio di prosciugare le risorse e far crollare tutto il mondo che gravita attorno al pallone.
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