Consales candidato del laboratorio. SEL si defila. Rottura totale con Giovanni Brigante
CONSALES CANDIDATO - “Siamo in pieno accordo col PD e dunque accettiamo la candidatura di Consales”: Ciro Argese, segretario provinciale dell’UDC rompe il ghiaccio e, di fatto, chiude definitivamente il cerchio sul nome del candidato del cosiddetto laboratorio politico. E’ stata una giornata importante sul fronte politico. Questa mattina l’atteso vertice tra le forze del centrosinistra ha ufficializzato l’intesa sul giornalista di Telenorba. “c’è stata qualche incomprensione iniziale ma poi abbiamo apprezzato molto la scelta del PD di condividere con noi l’idea di puntare su un nome nuovo, nel segno del rinnovamente” – conclude Argese. "SI PUO’ VINCERE" – “Sono certo che vinceremo queste elezioni”: c’è entusiasmo e fiducia in casa PD. L’ex consigliere comunale Salvatore Brigante è soddisfatto della scelta di Mimmo Consales e commenta: “abbiamo tutte le carte in regola per governare questa città”. ROTTURA TOTALE CON GIOVANNI BRIGANTE – Il consigliere regionale Giovanni Brigante non ha partecipato al vertice del ‘laboratorio’. Ormai tra lui ed il fronte Ferrarese è rottura. Brigante si presenterà da solo alle prossime elezioni con sua lista di riferimento ‘Sviluppo e Lavoro”. Parole di fuoco ha utilizzato Ciro Argese dell’UDC: “Brigante è stato scorretto perché aveva già deciso di essere il candidato sindaco prima ancora di confrontarsi con noi. Lui sta facendo da tempo campagna elettorale. Avrebbe dovuto sedersi al tavolo con noi e discutere piuttosto che fare certi discorsi. Ha detto 'o scegliete me o me ne vado'. Ed allora faccia la sua campagna elettorale. Noi andiamo avanti per la nostra strada”. ANCHE SEL IN DUBBIO - L’equilibrio è precario. Sinistra ecologia e libertà è ancora in dubbio se sostenere o meno il laboratorio politico. Si deciderà in queste ore. L’alternativa potrebbe essere accodarsi a Sviluppo e lavoro che dovrebbe correre per conto proprio. Il consigliere regionale Tony Matarelli di Sel: “personalmente non mi è piaciuto come il PD abbia gestito l’intera vicenda. Avremmo preferito le primarie per far scegliere ai cittadini il candidato ideale. Le imposizioni non ci piacciono”.
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