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Teatro Verdi di Brindisi, appuntamento con “Un ballo in maschera”

25.02.2013 10:56


20130225-105535.jpg Secondo appuntamento della Stagione lirica questa sera al Teatro Verdi di Brindisi. Alle 20.30 andrà in scena Un ballo in maschera, melodramma in tre atti di Giuseppe Verdi, con la regia di Carlo Antonio De Lucia. L’Orchestra Tito Schipa sarà diretta dal Maestro Concertatore Filippo Zigante. Un omaggio al grande Bussetano, musicista-simbolo del Risorgimento italiano, testimone, interprete e ispiratore di imprese e sentimenti che favorirono la formazione dell’Italia unita, nel bicentenario della nascita. E in effetti la 44ª edizione della Stagione lirica tradizionale della Provincia di Lecce, di cui lo spettacolo fa parte, compie un viaggio nell’opera verdiana esplorandone la forza drammatica, l’appassionata umanità dei personaggi e con essa lo strato più profondo del carattere nazionale. La stagione coglie il momento celebrativo per sottolineare la straordinaria ricchezza dell’universo lirico di Giuseppe Verdi e del contesto storico e culturale nel quale il musicista e compositore ha operato. Contesto dal quale è più che mai utile trarre tutti i collegamenti con il presente e con i linguaggi del nostro tempo, per comprendere appieno quanto sia importante il messaggio che dalla tradizione musicale arriva sino ai giorni nostri. Ispirato alla figura del re di Svezia, Gustavo III, vittima di una congiura ordita durante un ballo in maschera, il capolavoro verdiano era destinato originariamente alle scene del Teatro San Carlo di Napoli. Dopo travagliate vicende il libretto di Antonio Somma, da Gustave III ou Le bal masqué di Eugène Scribe, fu adattato ai dettami della censura, spostando l’azione dall’Europa all’America e facendo del sovrano protagonista il governatore di una colonia inglese. Con queste e altre significative modifiche, l’opera debuttò nel febbraio 1859 al Teatro Apollo di Roma segnando un brillante successo nella carriera di Verdi. Mai come in questo caso la censura si sbagliava, essendo il lavoro per nulla allusivo a motivi di tipo politico o sociale, piuttosto del tutto incentrato sul tema dell’amore impossibile tra Riccardo (tenore), Conte di Warwick e Governatore di Boston e Amelia (soprano), moglie del suo migliore amico e segretario Renato (baritono). L’interesse di Verdi, sulla scia del precedente Rigoletto, andava drammaturgicamente nella direzione di una shakespeariana commistione di comico e tragico, in un gioco di luci e ombre che sta alla base dell’opera. Nell’allestimento in scena al Verdi, Amelia sarà interpretata da Luciana Distante, soprano originaria di Belo Horizonte dotata di grande espressività e sensibilità musicale, con numerose presenze in festival lirici e concerti. Nei panni di Riccardo il tenore ucraino Ruslan Zinevych, allievo di Nikolai Ogrenich divenuto in breve tempo solista dell’Opera di Stato di Odessa, impegnato sulle più prestigiose scene liriche d’Italia e del mondo. Il baritono greco Aris Argiris, una delle voci più promettenti a livello internazionale, sarà l’interprete di Renato, infine Ulrica avrà la voce e il volto del contralto bulgaro Evghenia Dundekova, artista che vanta molteplici riconoscimenti in concorsi prestigiosi come il Vignas di Barcellona, il Concorso internazionale della Fondazione Rossini di Pesaro, il primo Concorso internazionale televisivo Maria Callas, e nel corso della sua carriera ha interpretato i ruoli maggiori nei più importanti palcoscenici internazionali. Infine, il paggio Oscar avrà ad interprete il soprano pugliese Gemma Cardinale, allieva del soprano Amelia Felle e del grande tenore Nicola Martinucci, nel suo repertorio tante prime parti in produzioni di successo messe in scena nei principali teatri italiani ed esteri. Nella serata si esibirà il Coro Lirico di Lecce diretto dal Maestro Emanuela Di Pietro; il coreografo è Giovanni Simeone, assistente alla regia Francesca Rollo. La scenografia è a cura di Caia Costantino mentre i costumi sono di Alessandra Polimeno.

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