Bocche di Puglia: per Consales solo un "ritardo nell'apertura del tabacchino"
Prima di una meritata sosta ferragostana il sindaco di Brindisi Mimmo Consales fa una breve riflessione sulle reazioni collegate alla conclusione dell’ultima seduta del Consiglio Comunale: "Ho già affermato di non condividere “mai” l’abbandono dell’aula, in quanto è proprio lì che le posizioni devono essere espresse. Tuttavia non si può non considerare che il Consiglio ha svolto per intero l’ordine del giorno, fatta eccezione per la delega al Sindaco a partecipare ai lavori dell’assemblea straordinaria della società “Bocca di Puglia”, proprietaria del porticciolo turistico di Brindisi. In sostanza, tale assemblea dovrà riunirsi semplicemente per modificare lo statuto e per consentire ai gestori del porticciolo (di cui il Comune è socio di minoranza) di avviare una attività di rivendita di tabacchi. Ecco, il problema è tutto racchiuso in una semplice rivendita di tabacchi da collocare nella struttura diportistica brindisina. La stessa struttura che vive ancora oggi in uno stato di profondo degrado (nonostante gli indubbi miglioramenti registrati negli ultimi mesi) e che continua ad accumulare debiti che i soci saranno chiamati a ripianare. La conseguenza di quanto accaduto in Consiglio l’altra sera?: un semplice ritardo nell’apertura del tabacchino….. E’ bastato questo per scatenare la reazione delle opposizioni consiliari. Si è parlato di “guerra delle nomine”, di “Sindaco sotto scacco” e di chissà quali interessi. Un modo poco onesto per descrivere quanto accaduto e per tentare di nascondere che ancora una volta la maggioranza ha dimostrato di essere coesa e di voler portare avanti con determinazione il programma amministrativo, nonostante l’ostruzionismo ormai insopportabile di qualche esponente della vecchia politica cittadina. Non si può non evidenziare, inoltre, che tra i firmatari del documento delle opposizioni ci sono forze politiche che prima o poi dovranno dar conto del proprio operato negli ultimi anni, proprio in riferimento alla società “Bocca di Puglia”. Un assordante silenzio che ha il sapore della complicità e che ha contribuito ad affossare il porticciolo. Una struttura costruita con il denaro pubblico e poi di fatto “regalata” al socio privato. Il Comune di Brindisi, come è noto, ha la facoltà di nominare il Presidente e lo farà nelle prossime settimane, individuando una persona capace di andare a scavare nel passato della società, nei suoi bilanci, nelle sue decisioni, in maniera tale da capire come si è giunti all’attuale situazione di passività e soprattutto se ci sono tutte le carte in regola per proseguire l’attività. E tenteremo di capire anche il motivo per cui per anni è stata praticata una tattica “suicida”, evitando di far funzionare la struttura e quindi rendendola anche poco appetibile e competitiva. Rispetto a questa volontà dei brindisini, manifestata attraverso il loro Sindaco, di riappropriarsi di un porticciolo atteso per venti anni, sarà interessante verificare quale atteggiamento avranno le attuali opposizioni consiliari, parte delle quali, quando erano al governo della città, hanno accuratamente evitato di mettere il “bastone tra le ruote” al socio privato, accontentandosi di gestire una “poltroncina”. Ed al consigliere regionale Giovanni Brigante, infine, rivolgo un invito: lui conosce molto bene il porticciolo e ne apprezza le sue qualità (non a caso lo ha scelto come location per le feste della sua associazione). Ci aiuti anche in sede “barese” a fare chiarezza su come sono stati utilizzati i fondi pubblici in tutti questi anni a Bocche di Puglia e su eventuali responsabilità gestionali i cui riverberi purtroppo feriscono gravemente i sogni e le aspettative dei tanti brindisini che amano il mare. Il rischio è di farsi qualche nemico in più, ma di ottenere il consenso di un’intera città che non vuole più restare a guardare mentre qualcuno tenta di saccheggiarla".
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