Francavilla, questa Lega Pro è una goduria. Sempre e comunque
C’è la consapevolezza di aver fatto tre buonissime partite, contro Messina, Foggia ed Akragas ma di aver raccolto poco. Troppo poco. Il Francavilla deve ricaricare le batterie, soprattutto mentali, per la partitissima col Matera. Di fronte una nuova corazzata e la consapevolezza che, complimenti e felicitazioni, alla fine, non facciano classifica. Servono punti dunque. Ma senza assilli. Perché non bisogna mai dimenticare che questo campionato per la città degli imperiali è un lusso straordinario, che va difeso e tutelato, tenendo bene a mente che la salvezza può giungere anche all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Ed andrebbe comunque festeggiata. Perché di scontato nel calcio non c’è nulla. Ed ancor meno in Lega Pro. Forse in pochi ricordano che nella stagione 2008-09 la Juve Stabia in C1 costruì una corazzata per andare in Serie B, con giocatori del calibro di Brunner, Ametrano, Rinaldi, Biancolino, Rastelli, Artistico e Amore, ma alla fine del campionato retrocesse arrivando penultima. Questo, per dire, che puoi perdere con chiunque. E bisogna pure mettere in preventivo che nel campionato potrebbero esserci momenti ancora peggiori di questo. Ed è in quel caso che non va persa pazienza e speranza. Ovviamente questo vale per allenatore, calciatori e tifosi. Soprattutto tifosi che hanno fatto benissimo ad applaudire i propri beniamini dopo la splendida partita giocata col Foggia, una compagine che costa ad occhio e croce 8 volte in più dei biancazzurri. Riavvolgiamo il nastro dei ricordi ed immaginiamo se tre anni addietro, dopo quel disastroso avvio di campionato in Eccellenza, la proprietà avesse stravolto staff tecnico e squadra. Probabilmente, per non dire certamente, staremmo parlando di un’altra storia…[one_sixth_last][/one_sixth_last][one_sixth_last][/one_sixth_last]
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