LNG, Sanza: "il territorio ha perso una grande occasione"
Ecco la prima voce (almeno sul piano politico) fuori dal coro. L’Udc si schiera apertamente dalla parte del rigassificatore. Dopo l’intervento di Massimo Ferrarese che, pur schierandosi inizialmente sul fronte del no, aveva lamentato la mancanza di dialogo con l’azienda facendo intendere che ci sarebbe potuta essere un’apertura in caso di realizzazione dell’impianto in altro posto, oggi ha definitivamente rotto il ghiaccio il segretario regionale dell’Udc in Puglia, Angelo Sanza.
“L’abbandono da parte di British Gas del progetto rigassificatore di Brindisi rappresenta una grave opportunità perduta per la città ed è una lezione chiara per tutti: la politica ha il dovere di trovare soluzioni, non solo di negare opportunità e dire ‘no’”.
“I cittadini brindisini – ricorda Sanza - avevano espresso una posizione negativa solo sulla locazione dell’impianto a Capobianco, ma non erano contrari a soluzioni alternative. Oggi purtroppo la città paga le colpe delle inconcludenti amministrazioni dell’epoca, che non hanno saputo ascoltare le proposte ragionevoli della società civile e individuare un sito alternativo per non perdere un investimento di un miliardo di euro e di mille posti di lavoro, compreso l’indotto”.
“Sono passati ormai tanti anni – conclude Sanza – e non c’è l’ombra di quel ‘nuovo modello di sviluppo’ che veniva sbandierato come alternativa al rigassificatore. Ancora oggi sono convinto che ci sia spazio e tempo per rimediare alla situazione che si è creata: serve un sito diverso da Capobianco e procedure più snelle e rapide per recuperare il tempo perduto. Ci vuole sopratutto la disponibilità della politica e la responsabilità che purtroppo è mancata in passato”.
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