Sequestrati beni per 1,5 milioni di euro a Rocco De Virgilio

29.03.2012 10:54

BRINDISI - “Ho vinto al supernalotto” – è quanto ha detto alle fiamme gialle Rocco De Virgilio, brindisino di 55 anni, soggetto socialmente pericoloso, per giustificare il patrimonio di cui disponeva la propria famiglia. Ma la ricevuta della vincita non è bastata a dimostrare l’incredibile sproporzione tra il reddito dichiarato e i beni posseduti, che sono stati sequestrati. Parliamo di quattro appartamenti, quattro garage, terreni dell’estensione di circa 1.5 ettari, sui quali è in fase costruzione un impianto sportivo, quote societarie, compendio di beni aziendali e undici autovetture, alcune delle quali parcheggiate nel piazzale antistante il comando provinciale della Guardia di Finanza (BMW x 5, BMW serie 1, fiat 500 Abarth , Smart For Four,  Toyota Rav 4). Rocco De Virgilio, nel 1999 fu arrestato nell'ambito dell’operazione “Cerbero 2” per di contrabbando di sigarette con l’aggravante di aver agevolato l’ssociazione mafiosa capeggiata da Sante Vantaggiato. Secondo gli accertamenti della Guardia di Finanza la famiglia De Virgilio aveva avviato un’attività economica ben strutturata. Avevano creato due società: la Sicuarmbiente, che gestisce lo stabilimento balneare lido Giancola, e la Daf, un’azienda di servizi di pulizia che opera nello zuccherificio Sfir. Investimenti che non avevano una giustificazione economica valida e che quindi, secondo le fiamme gialle, realizzati con i guadagni illeciti degli anni 90. Valore stimato dei beni un milione e mezzo di euro. In applicazione della normativa antimafia si aprirà un procedimento finalizzato alla confisca definitiva del patrimonio della famiglia De Virgilio.

Commenti

"Il rigassificatore a Brindisi potrebbe ancora farsi"
Inaugurato sottopasso di Via Tor Pisana. D'Attis:"opera strategica"