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Fasano,in apertura il Centro per la Famiglia e il Centro Antiviolenza

27.03.2012 16:06

L’Amministrazione comunale ha deliberato la destinazione di alcuni locali del palazzo di proprietà comunale, ubicato in via Mignozzi al civico 96 (ex Omni), all’apertura del Centro per la famiglia e del Centro antiviolenza. «Si tratta di due importantissimi servizi che offriremo ai cittadini in attuazione del Piano sociale di Zona – spiega il sindaco Lello Di Bari -; nell’un caso e nell’altro verranno offerti servizi a quelle che possiamo considerare le colonne portanti della società attuale e futura, la famiglia, da un lato, e i bambini e gli adolescenti, dall’altro. Si tratterà di due Centri di supporto ai nuclei familiari che vivono un disagio interno – precisa il sindaco Di Bari – o che si sono ritrovati con un minore abusato. Se pensiamo al fatto che questi due nuovi Centri saranno ubicati nello stesso palazzo che ospiterà i già finanziati Sportello per l’integrazione socio- sanitaria-culturale per gli immigrati e l’alloggio sociale per adulti in difficoltà, la palazzina dell’ex Omni – sottolinea il sindaco Di Bari - diventerà un vero e proprio polo d’interventi sociali e tutti di primissima qualità».

I due Centri di prossima apertura, per la famiglia e antiviolenza, verranno collocati al piano terra (2 stanze) e al primo piano (6 stanze) della palazzina ex Omni, in «un’ala certamente diversa da quella che sarà presto oggetto di ristrutturazione con i finanziamenti del Fondo europeo per lo sviluppo – afferma Martino Rubino, assessore ai Servizi sociali – e in cui avranno sede lo Sportello per gli immigrati e l’alloggio sociale per adulti in difficoltà -. L’allestimento del Centro per la famiglia e, in particolare, la fornitura degli arredi necessari a rendere i servizi idonei al funzionamento saranno a carico dei Comuni facenti parte dell’Ambito territoriale di zona, dunque Fasano, Ostuni e Cisternino – chiarisce l’assessore Rubino – mentre per il Centro antiviolenza, gli arredi potranno essere garantiti dalla Provincia di Brindisi. Le spese ordinarie, invece, saranno a carico del nostro Comune e mi riferisco – sottolinea Rubino – a quelle relative ai telefoni, all’energia elettrica ed al riscaldamento. In ogni caso, c’è da evidenziare che il Centro antiviolenza farà da punto di riferimento, per la problematica degli abusi sui minori, non soltanto per i tre comuni d’ambito, ma anche per altre realtà territoriali brindisine dell’area nord; dunque, uno strumento importante – afferma l’assessore Rubino – che verrà offerto grazie alla professionalità di figure come medici, assistenti sociali, psicologi, avvocati, operatori specializzati nel settore.

Saranno previsti due tipi di assistenza e consulenza: quelli direttamente in loco, ossia nella sede del Centro di via Mignozzi nella quale vorranno recarsi i genitori con i loro figli abusati, e quelli telefonici, nel senso che da casa le famiglie potranno mettersi in contatto con gli operatori del Centro e ricevere le informazioni del caso».

I due Centri, per la famiglia e antiviolenza, verranno inaugurati nel mese di aprile: sarà l’occasione per rendere noti giorni, orari di apertura e recapiti telefonici «che definiremo prossimamente – afferma il sindaco Di Bari – in modo da pianificare al meglio i servizi che saranno offerti, è bene chiarirlo, in maniera assolutamente gratuita agli utenti».

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