Brindisi, tre anni fa il ritorno in Serie D. Il racconto di quel giorno e i cambiamenti nel corso degli anni
AGROPOLI: DOVE TUTTO EBBE INIZIO
9 giugno 2019: il Brindisi era ad Agropoli per il ritorno della finale dei play-off nazionali di Eccellenza. I biancazzurri erano reduci dall'1-0 dell'andata, grazie alla rete realizzata dal capitano Dino Marino. Per Brindisi non era una giornata come le altre: dopo la ripartenza dalla prima categoria ed i due anni di promozione, finalmente si tornò a competere per qualcosa di importante. Il calore del pubblico riprese a farsi sentire, e ad Agropoli il settore ospiti si tinse di biancazzurro. Primo tempo equilibrato, ma arrivò una doccia fredda per i pugliesi al 43': Iaia venne espulso, lasciando così i suoi in inferiorità numerica. Gli ospiti sbloccarono il match ad inizio secondo tempo con bomber Pignataro. Non si fece attendere la risposta dei campani: cinque minuti dopo il momentaneo vantaggio, Natiello pareggiò i conti dagli undici metri. Con quel risultato il Brindisi sarebbe comunque in Serie D, ma mancava ancora più di mezz'ora al termine. A dieci minuti dalla fine la formazione di mister Olivieri trovò la seconda rete con Acosta, tuttavia il guardalinee, in maniera un po' tardiva, segnalò l'off-side vanificando ogni festeggiamento. All' 87' Capozzoli fece tremare il settore ospiti: gran botta da fuori che sbattè prima contro la traversa interna e poi sulla linea. Nel finale il Brindisi rimase in nove, a causa dell'espulsione di Schirone. Dopo sei interminabili minuti di recupero, i biancazzurri poterono festeggiare il ritorno in Serie D a distanza di cinque anni.
IL FUTURO DALLE FALSE PROMESSE..
A Brindisi si tornava a respirare aria di calcio. Il lieto fine della stagione 19/20, e l'armonia ritrovata con la tifoseria, illudeva ad un futuro roseo. Non mancarono le solite promesse da parte della vecchia proprietà: "Brindisi, in tre anni ti porto in Serie C" recitava l'ex presidente Vangone. Purtroppo il destino fu ben diverso. Nonostante l'inizio col botto, con quattro vittorie nelle prime cinque partite, la stagione a cui il Brindisi andava incontro, si verificò poi una delle più disastrose di sempre dal punto di vista sportivo. I biancazzurri a fine stagione retrocedettero in Eccellenza, l'ennesima umiliazione per i tifosi brindisini. Basti pensare che non si retrocedeva sul campo dal 1990. In società scoppiò il caos, i giocatori lamentavano il mancato versamento degli stipendi, sembrava essere l'inizio dell'ennesimo tracollo del calcio brindisino.
La svolta arrivò l'8 luglio 2021: Daniele Arigliano divenne ufficialmente socio di maggioranza del Brindisi, acquisendo le quote di Vangone. Da lì ebbe inizio lal lunga rincorsa al ripescaggio, frutto di un miracolo del numero uno biancazzurro.
BRINDISI ORA PUO' CONTARE SU UNA SOLIDA BASE SOCIETARIA
Si è conclusa da poco la stagione del Brindisi. I biancazzurri dopo aver toccato il baratro ad inizio stagione, sono comunque riusciti ad ottenere la salvezza diretta a fine campionato. Conosciamo tutti gli errori commessi ad inizio anno da parte della società, ma oggi non c'è più tempo per pensare al passato.
Arigliano ha dimostrato con i fatti di meritare fiducia da parte dei tifosi, ed oggi Brindisi può contare su una grande società: l'ingresso del dg Gigi Valentini, l'arrivo di un esperto ds come Vincenzo Minguzzi sono la dimostrazione che può esserci qualcosa di importante. L'obiettivo è ridare credibilità alla piazza: "Prima quando chiedevamo a qualcuno di venire a Brindisi neanche ci prendeva in considerazione. Ora sono loro ad offrirsi a noi" ha affermato il presidente Arigliano. La nomina del nuovo tecnico è alle porte: Danucci con ogni probabilità guiderà la panchina del Brindisi durante la prossima stagione. Una volta ufficializzato, si potrà iniziare a pensare al mercato.
Francesco Giudice
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