Carovigno, i dirigenti si arrendono: 'Non possiamo continuare'
La storia del Carovigno Calcio finisce dopo 70 anni, ma con un titolo in Promozione.
Ormai le possibilità di continuare un’avventura sempre più gravosa e pregiudizievole non ha più convinto i pochi dirigenti rimasti alla guida dell’associazione sportiva calcistica della città della Nzegna. A conti fatti non vi sono le condizioni di continuare, sia perché ormai i costi per gestire l’intera organizzazione sono eccessivi, sia perché non ci sono aiuti economici né dalle istituzioni e neanche dall’imprenditoria locale. Poi vi è anche il problema dell’omologazione del Campo Comunale attualmente non è stato ancora omologato. L’ufficio addetto della FIGC pugliese ha inviato una lettera di sollecito al Comune di Carovigno pena la non iscrizione della squadra al prossimo campionato, la cui scadenza è prevista entro la fine di questo mese. Alcuni lavori sono stati compiuti, ma mancava ancora il completamento di alcune strutture di sicurezza che non sono state completate, nonostante i continui solleciti da parte dell’ Associazione. Resta l’amaro in bocca per tutti i sacrifici che i dirigenti attuali hanno fatto per mantenere la squadra nella categoria, dall’iscrizione della squadra al campionato già trascorso (Juniores compresa), alle spese di gestione, alle trasferte sempre più onerose, ai rimborsi spese ai calciatori che si sentono sempre più professionisti, e alle numerose multe ricevute che, grazie all’aiuto dei pochi sponsor e di alcuni tifosi, hanno contribuito a far sì che il Carovigno Calcio continuasse la sua avventura. I dirigenti rimasti all’attivo, Lanzilotti, Valente, Saponaro, Larucci e Barletta tirano le remi in barca e lasciano il titolo al Sindaco che dovrà cercare di trovare nuove forze se la storia del Carovigno Calcio dovrà continuare.
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