Traffico di clandestini: sgominata organizzazione criminale
BRINDISI - Operazione “Passeur express”, tradotta dal francese “Corriere espresso”. Perché di questo si trattava: corrieri di uomini. Gli agenti della Polizia di Frontiera, diretti dal dott. Salvatore De Paolis, hanno arrestato dopo accurate indagini sei stranieri che avevano avviato a Brindisi una proficua attività di accoglienza e smistamento di immigrati clandestini. Un’organizzazione ben strutturata: c’era un capo, un cassiere e il gruppo che prendevano i contatti. Tre di loro sono riusciti a sfuggire alla cattura, rifugiandosi all’estero. Quartier generale dell’organizzazione criminale l’intero centro storico di Brindisi, in modo particolare piazza Cairoli, piazza Crispi (nei pressi della stazione) e piazza Anime. Sostanzialmente funzionava in questo modo: prendevano i contatti di chi aveva intenzione di raggiungere l’Italia o altri paesi, intascavano i soldi (300 euro per il servizio più le spese di viaggio), accoglievano i clandestini ospitandoli per qualche giorno, poi in treno o in macchina li accompagnavano sino alla frontiera alla volta di Francia, Olanda o Germania. E proprio per questo motivo la posizione dei sei soggetti è ancora più grave: sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamente dell’immigrazione clandestina con reato trasnazionale. “Non so come sono arrivato vivo fin qui”: è una delle frasi captate dalle intercettazioni telefoniche della Polizia di Frontiera, pronunciate da uno dei malcapitati dopo il viaggio della speranza. L’uomo era rimasto per decine di ore infilato sotto l’asse di un camion. L’organizzazione era riuscita a far entrare in Italia e a smistare in diversi paesi europei 16 clandestini.
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