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Rubava materiale dal 'Perrino' e faceva il muratore assentandosi con falsi certificati: Arrestato dipendente Sanitaservice

23.07.2018 09:41

Ci risiamo. Un nuovo scandalo ha investito ‘collaboratori’ della ASL di Brindisi. Dopo i furbetti del cartellino, i ladri di medicinali, adesso nel calderone è finito un dipendente della sanitaservice, la società partecipata dell’asl da tempo al centro di proteste sindacali  e lotte varie contro la stessa azienda sanitaria.

In manette è finito un addetto all’Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione del ospedale ‘Perrino” di Brindisi. E’ ritenuto responsabile dei reati di peculato, ricettazione, truffa aggravata e continuata. Durante i suoi turni di lavoro rubava vario materiale sanitario che, in alcune occasioni veniva utilizzato dallo stesso dipendente e dai suoi familiari ma nella maggior parte dei casi veniva venduto ai ricettatori, in particolare ambulatori veterinari privati della zona. Ma non è finita. Lo sviluppo dell’attività investigativa, svolta con l’ausilio di indagini tecniche e con mirati servizi di osservazione e pedinamento, ha consentito anche di accertare una truffa aggravata in danno della ASL di Brindisi, della Sanitaservice e dell’INAIL. Una truffa studiata dallo stesso dipendente della Sanitaservice con la complicità di medici di base i quali, con artifizi e raggiri (presentazione di certificazioni mediche attestanti la malattia e infortunio sul lavoro) facevano guadagnare all’uomo ingiusti profitti mentre non era al lavoro. In poche parole l’uomo andava a fare lavori in muratura o ristrutturazioni presso lo studio e le abitazioni degli stessi medici che gli firmavano i certificati per giustificare le assenze.

E ancora: sempre lo stesso dipendente della sanitaservice, in concorso con altri è reso  accusato anche di frode assicurativa per aver architettato un falso sinistro per ottenere un illecito rimborso.

L’intera operazione è stata condotta dal N.A.S. Carabinieri di Taranto, in collaborazione con il Comando Provinciale di Brindisi.  L’ordinanza di arresto disposta dal G.I.P del Tribunale di Brindisi, D.ssa Stefania De Angelis, su richiesta del Sost. Proc. Dr. Francesco Carluccio.  

Complessivamente sono 18 le persone indagate. La vicenda, insomma, sembra  destinata ad allargarsi.

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