Gli ulivi secolari, patrimonio dell'Umanità
Il giorno 14 marzo alle ore 17.30 presso il Grand Hotel Internazionale avrà luogo un incontro promosso dal Club UNESCO di Brindisi e dai Rotary Brindisi, Brindisi Valesio, Brindisi Appia Antica e Francavilla Alto Salento per supportare la lodevole iniziativa del progetto pluriennale “Trulli-Mare” del Distretto Rotary 2120, in seguito alla volontà espressa dai Comuni di Fasano, Ostuni e Carovigno, della candidatura del “paesaggio agrario dell’oliveto secolare come patrimonio dell’Umanità”.
Nel 2010 la dieta mediterranea è stata individuata quale patrimonio immateriale dell’Umanità, di questa dieta l’olio di oliva è una delle componenti più significative. La candidatura del paesaggio agrario degli ulivi secolari quale patrimonio mondiale dell’Umanità rappresenta il passo successivo più naturale oltre che necessario.
L’olio di oliva prodotto nel Mediterraneo da millenni ha caratterizzato la cultura, il paesaggio, la storia, l’economia. Per questo gli oliveti secolari, che dalle pendici delle Murge lambiscono il mare Adriatico, non sono solo un luogo di produzione agraria, ma un paesaggio ricco di elementi storici e culturali. Dalle imponenti masserie erette a presidio dei frantoi ipogei alle antiche strade romane utilizzate per il commercio dell’olio, agli insediamenti rupestri fino alle aree naturali protette. Questo territorio, insomma, conserva elementi di cultura, paesaggio, natura che narrano la storia millenaria di questi luoghi. Il riconoscimento quale patrimonio materiale, tangibile e vivo dell’umanità, non solo contribuirebbe a tutelare e valorizzare uno dei paesaggi agrari più antichi ed affascinanti del mondo e a supporre un modello di sviluppo economico, basato sulla corretta gestione del territorio e del paesaggio, che premia il lavoro quotidiano degli olivicoltori che con pazienza e passione contribuiscono a mantenere integra tanta bellezza.
Per tutte queste ragioni la candidatura va condivisa e sostenuta con tutte le forze che la nostra comunità può esprimere.
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