La professionalità di Abate. Il calciatore che risponde alle critiche con i fatti
Domenica scorsa ha realizzato il gol che ha regalato una vittoria importantissima alla Virtus Francavilla. Giovanni Abate potrebbe essersi ritrovato grazie a questa marcatura. Dopo un deludente avvio di stagione, l’attaccante ha mostrato di essere un professionista vero, serio, che non si è mai lamentato delle critiche e delle contestazioni tant’è che domenica scorsa non si è lasciato andare a nessuna esultanza polemica (ne tanto meno a sfoghi inopportuni in sala stampa) come spesso fanno altri atleti molto meno forti ed importanti di lui.
Domenica hai realizzato il gol che ha regalato una vittoria importantissima alla Virtus e che la porta a 14 punti in classifica, trovando anche la prima gioia esterna di questo campionato. Come hai vissuto questo momento e a chi senti di dedicare il tuo primo gol con la maglia biancazzurra?
“Naturalmente sono felice per il goal ma ancora più felice per la grande vittoria esterna della squadra, raggiunta soprattutto da grande squadra. La gioia personale è importante perché ti dà fiducia e morale e la voglio condividere con la mia famiglia (moglie e miei bimbi) e con i miei compagni di squadra che mi stanno aiutando tanto e soprattutto va a quei ragazzi che giocano meno, che soffrono tanto in silenzio ma sono meravigliosi per il coinvolgimento positivo che dimostrano sempre ed è di aiuto verso tutti, questo non è facile trovarlo in altre squadre, lo posso garantire e farà la differenza. Dedico il goal a mia mamma, domenica era il suo compleanno”.
Oltre 400 partite in carriera, svariati anni tra i professionisti in Lega Pro ed in B con Trapani, Mantova e Palermo. Qual è il ricordo più emozionate che ti porti dietro da queste esperienze?
“Sono tanti fortunatamente i ricordi belli di ogni annata e squadra in cui sono stato e li porto tutti dentro di me, ma i 4 anni vissuti a Trapani sono quelli più belli e intensi, che amo alla follia perché è una città che mi ha dato tanto, nella quale un giorno ci vorrei tornare ma soprattutto ricordo il giorno della promozione in serie B con quella maglia a Cremona, è stato meraviglioso, un giorno indimenticabile per tutti. E poi ho avuto la fortuna di aver giocato con tanti calciatori forti come l’airone Caracciolo, Castellini, Arcari, Pagliarulo, Mancosu, Gambino e tantissimi altri”.
Qual è stato l’impatto avuto con la realtà francavillese e con la dimensione di una neopromossa in Lega Pro? Come ti trovi qui e cosa ti piace della città?
“Sono venuto in una piccola realtà ma che ha la mentalità vincente di una grande realtà, questo è quello che mi ha impressionato di più. Hanno tutti, dalla dirigenza, staff e ai giocatori che sono qui da tanto tempo e che hanno scritto la storia di questo club, la mentalità e la fame di vincere sempre. La città è molto tranquilla e si sta benissimo, gente molto gentile e disponibile, la mia famiglia qui si trova benissimo”.
Domenica prossima arriva il Monopoli di mister Zanin, una squadra che in Coppa Italia avete battuto 5 a 1, ma che sta disputando un’ottima stagione, ritrovandosi al 6° posto in classifica con 18 punti. Come bisognerà affrontare questa gara secondo te?
“E’ una partita molto difficile perché si incontra una squadra organizzata che gioca bene e che sta bene data la classifica ma noi vogliamo dare continuità ai risultati e alle prestazioni con la solita fame, organizzazione e cattiveria. Dobbiamo essere concentrati fino all’ultimo secondo, curare e stare attenti ad ogni minimo dettaglio perché sarà quello che ci permetterà di vincere la partita”.
Un tuo giudizio in generale sul campionato e quali sono secondo te gli ingredienti giusti per raggiungere una tranquilla salvezza?
“Il campionato è molto equilibrato, ci sono delle squadre per qualità ed esperienza sopra la media come Matera, Juve Stabia, Foggia e Lecce ma ci sono anche altre squadre che possono aver meno qualità sulla carta ma mettere in difficoltà chiunque come la nostra. Penso che qualsiasi obiettivo si voglia raggiungere, le cose importanti da curare siano la testa in primis, quella fa la differenza in tutto, l’organizzazione e poi la voglia di stupire, la fame di voler raggiungere l’obiettivo. Ci sono anche tanti altri dettagli che sono importanti e non sono da sottovalutare”.
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