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Teatro Verdi: Appuntamento con le musiche di Piero Milesi e Ivan Fedele

07.05.2013 14:51

Stagione di Primavera 2013: al Verdi la musica sinfonica ha il ritmo della Taranta Sabato 11 maggio (ore 21) terzo e ultimo appuntamento con musiche di Piero Milesi e Ivan Fedele

Fondazione_Verdi C’è tutta l’anima della terra e delle pulsioni popolari nel programma del terzo appuntamento con la Stagione Sinfonica di Primavera al Verdi di Brindisi, sabato 11 maggio alle ore 21. Il maestro Pasquale Corrado guiderà l’Orchestra Tito Schipa di Lecce in un concerto sinfonico con le musiche di Piero Milesi e Ivan Fedele, compositore quest’ultimo che firma per la prima volta la prestigiosa rassegna salentina.

Tre brani che utilizzano la coralità di fiati e violini per riportare la musica alle sue radici storiche e culturali: suoni e parole della gente comune, una tradizione trasmessa con pochi strumenti a corda, a volte a voce nuda. La musica popolare racconta l’anima di un popolo, la sua memoria, la veste per mostrarne i colori, la mette a nudo per rivelarne l’originalità.

Il programma si apre con «Le voci della terra. Movimenti per orchestra», composizione scritta nel 2001 da Piero Milesi, l’architetto schivo e silenzioso che faceva “suonare gli spazi”, scomparso nel 2011. La partitura prende l’inedita e ardita forma di “pizzica sinfonica”, la musica colta e quella popolare si inseguono e si scoprono, gli archi si piegano al battito terragno, lo assecondano o ne fanno dominio, conquistandolo. Milesi, arrangiatore e produttore di «Anime salve», ultimo capolavoro di Fabrizio De André, e nel ’77 autore nel Gruppo Folk Internazionale di un cult come «Daloy Politzei», era riuscito ad arrangiare classicamente un patrimonio sonoro non codificato e istintivo accostando due mondi solo in apparenza contrapposti. Da una parte l’improvvisazione, l’istinto, la virtuosa spontaneità dei musicisti popolari; dall’altra la misura, lo spartito dei classici. In mezzo una terza via d’invenzione. «La contaminazione l’ho imparata arrangiando per Fabrizio De André - diceva Milesi -, che cantava in genovese con accompagnamenti mediorientali». Il brano, eseguito per la prima volta il 18 agosto 2001 nel concertone di Melpignano dai musicisti dell’Orchestra Tito Schipa e dell’Ensemble Notte della Taranta, è scandito in otto movimenti per solo organico sinfonico, con l’unica eccezione di un tamburello, e ispirata agli stilemi della musica di tradizione orale del Salento. Una lunga e affascinante composizione costruita sui temi di alcuni “classici” della tradizione musicale salentina («Nia Nia», «Lu sule calau calau», «Fimmene Fimmene», «Pizzica degli Ucci») e caratterizzata da un uso insolito dell’orchestrazione.

Seguiranno le «Folkdances» di Ivan Fedele, direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica dallo scorso novembre, composte nell’idea di coniugare il suono di uno strumento etnico con quello di un’orchestra sinfonica. Il compositore assimila e ripensa con finezza ritmi, vocaboli, atmosfere di rituali popolari, come quella della pizzica in «Artéteka», primo quadro di un dittico che prende il nome da un termine del dialetto salentino che significa irrequietezza e vede protagonista la tammorra, un tamburello a sonagli tipico dell’antica tradizione popolare. Sul ritmo incalzante dello strumento, cui è affidato anche un ruolo solistico nella composizione, si dipana una danza che trova nel crescendo timbrico e sonoro la sua soluzione fino a raggiungere un’apoteosi in cui tutta l’orchestra è chiamata a esaltare il senso dionisiaco della danza stessa.

Nel 2011 l’Orchestra Sinfonica dei Paesi Baschi commissiona a Fedele un nuovo lavoro e così il compositore salentino decide di proseguire nel solco delle folkdances: in «Txalaparta» gli interpreti percuotono con energia ritmica le assi di legno dell’omonimo strumento popolare basco traendone sonorità dai colori suggestivi. Le molteplici intonazioni delle assi trovano un ambiente di risonanza che ne prolunga ed esalta il suono. La prima dell’opera si è svolta nel maggio 2012 in Euskal Herria, mentre al Verdi sarà eseguita in prima assoluta la versione per due marimbaphone pensata appositamente per l’Orchestra Tito Schipa. Nei brani di Fedele l’orchestra amplifica tutte le potenzialità dello strumento nel suono e nel ritmo, con un risultato di forte e coinvolgente impatto.

Si comincia alle ore 21.00 Per tutte le informazioni www.fondazionenuovoteatroverdi.it Tel. (0831) 229230 - 562554 PREZZI BIGLIETTERIA Posto unico € 10,00 Studenti € 5,00 Le scolaresche interessate possono rivolgersi agli uffici della Fondazione (0831 229230).

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