La vittoria di Olivieri, l'uomo dei GPS, delle sfide difficili... e del 4-2-4
Ha stupito tutti. E' arrivato a Brindisi nello sceticismo generale, di tifosi, stampa e anche parte della dirigenza. Massimiliano Olivieri ha dimostrato con i fatti di essere un ottimo allenatore e un uomo con gli attributi. Ha gestito lo spogliatoio in un momento delicatissimo della stagione, ha esaltato un gruppo di calciatori che ha fatto innamorare la città per abnegazione, forza e spirito di sacrificio. Ma Olivieri è stato anche l'uomo del 4-2-4, una sorta di vestito su misura disegnato per questa squadra. Il tecnico dell'innovazione, dello studio maniacale degli avversari e dei suoi stessi atleti, attraverso quei ormai famosi GPS che Marino e compagni indossavano, quotidianamente, sotto la casacca, per essere monitorati. E che all'inizio, forse, hanno fatto tanto sorridere quanto storcere il naso. Ci ha creduto, sempre, anche nei momenti più difficili. Ha difeso i suoi calciatori e la sua società all'esterno, lavando in casa i cosiddetti panni sporchi, come dovrebbe sempre fare un allenatore. La vittoria finale è stata anche e soprattutto la sua rivincita.
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