Porto, pronta la gara per il servizio di vigilanza. Ci sono 5,2 milioni
COMITATO PORTUALE - Ultima riunione del comitato portuale del 2011. Si cerca di fare il punto sull’attracco crocieristico presso la banchina di Punta Riso. La recente sentenza del Tar di Lecce rappresenta un punto di partenza per l’Autorità Portuale per iniziare a lavorare a questo ambizioso progetto. Dall’autorithy evidenziano di essere consapevoli del fatto che l’iter autorizzativo, che passa attraverso l’approvazione del nuovo Piano Regolatore Portuale, potrà essere piuttosto lungo e la soluzione immediata per intercettare il traffico crocieristico del Mediterraneo – sempre secondo l’ente che fa capo ad Haralambides - è la concessione di servizi per la gestione del Terminal presso la banchina di Costa Morena Est. Anche su questo sarà chiamato a pronunciarsi il comitato. Si è pensato a Costa Morena Est, nonostante le vicine attività commerciali, dopo aver raccolto l’interesse positivo di alcuni importanti operatori del settore che hanno visitato il Porto, intenzionati ad avviare un traffico crociere già nel 2012 e che hanno ritenuto l’area idonea ad accogliere un simile traffico visti gli ampi spazi per effettuare lo sbarco e lo smistamento dei passeggeri e la vicinanza alla rete viaria di collegamento con le principali attrazioni turistiche e culturali del Salento.
VIGILANZA - Intanto l’Autorità Portuale di Brindisi rende noto che sta per essere indetta una gara aperta comunitaria per l’affidamento dei servizi di vigilanza e di controllo delle aree portuali e delle attività di security nelle operazioni di imbarco e sbarco di passeggeri e mezzi. La gara (il cui bando sarà pubblicato sul sito Internet dell’Autorità Portuale) si riferisce ad un biennio, per un importo complessivo di 5.200.000 euro, e sarà aggiudicata sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa, ma tenendo in considerazione la qualità del servizio e l’esperienza aziendale.
In questo settore vengono impiegate stabilmente trenta unità a tempo pieno a cui verrà garantita la continuità di lavoro sulla base di quanto previsto con un accordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali nel 2005.
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