Lega Pro: Ghirelli: 'Niente Serie C per le società senza i requisiti'
"Abbiamo perso credibilità, in questi mesi. Abbiamo chiuso gli stadi, abbiamo non fatto giocare i settori giovanili, abbiamo impedito alla gente di andare allo stadio, mandandola nei tribunali. La prima cosa da fare è chiedere scusa”. Da queste motivazioni parte il tour già in corso di Francesco Ghirelli, nuovo presidente della Lega Pro. Intervistato da tuttomercatoweb.com, Ghirelli ha così proseguito:"Dobbiamo chiedere scusa, io sono andato a Pontedera a parlare con i tifosi. Per recuperare credibilità dobbiamo fare riforme: intanto quella della giustizia sportiva, per evitare che si ripeta quel caos. Dobbiamo ringraziare Giorgetti che ha provato a metterci una toppa, però è evidente che l’introduzione del Collegio di Garanzia ha incontrato un problema. Quello dei tempi. La giustizia sportiva va riportata all’interno del percorso federale. Sarebbe opportuno che tutti coloro che sono stati protagonisti finora facciano un atto dovuto: riconsegnare il mandato nelle mani di Gravina”.
“Nel mio programma elettorale ho scritto chi non avrebbe dovuto votarmi e perché. Non ho cercato un voto unanime, apprezzo chi la pensa diversamente. Ho detto chi non doveva votarmi, spero che risponda a questi criteri. Altrimenti cercherò di riconquistarli. Cercherò di raccogliere l’invito del presidente Spreafico del Renate: ha detto che se fra due mesi non avrò portato dei risultati dovrò fare un passo indietro. Ha ragione: i tempi non ci sono. Ha ragione lui”.
“Le regole devono dire all’inizio del campionato, questa volta non si può fare ovviamente, che i documenti si presentano in un giorno. Su alcune cose, per esempio gli stadi in cui sono necessarie verifiche tecniche, si potranno dare altre scadenze. Ma sulle fideiussioni, per esempio, non si può arrivare a settembre. E poi lo screening deve essere fatto a monte. Una volta iniziato il campionato, io per primo cerco di portare i club in difficoltà a finirlo per non rovinarlo. Non devono entrare se non ne hanno i requisiti, è questo il punto. Ed è quello che dice Spreafico: lui è in regola, ritiene che altri non lo siano. Il prossimo anno dovremo evitare una cosa del genere a monte”.
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