Mesagne 'vota' per la superprovincia Le-Ta-Br

04.10.2012 13:32

MesagneIl comune di Mesagne percorre la strada della grande provincia Brindisi-Lecce-Taranto. La decisione, già discussa in una riunione tra sindaco e capigruppo, è stata ufficializzata nel corso del consiglio comunale monotematico convocato nell’auditorium del Castello Normanno Svevo proprio per permettere la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini, invitati ad esporre opinioni in merito. Dopo l’introduzione del presidente del consiglio comunale Fernando Orsini, il primo cittadino Franco Scoditti ha espresso le sue valutazioni sottolineando innanzitutto l’aspetto meramente politico legato a quella che ha definito una “situazione di straordinarietà”. L’obiettivo, sul piano europeo, è il pareggio di bilancio. Ma, secondo Scoditti, è un fatto anomalo la mancanza di una discussione aperta e profonda a livello istituzionale, sociale, politico. Una responsabilità parlamentare che delinea tempi difficili per la democrazia. Il suo intervento ha toccato i temi dei requisiti minimi per conservare lo status di capoluogo e dei tempi entro i quali l’assetto dello stato cambierà radicalmente. “Le forze politiche – ha dichiarato – hanno la grave responsabilità di non aver saputo cogliere un momento delicatissimo della storia della Repubblica. Mi auguro, a questo punto, che la Regione deliberi una propria proposta e che non si sottragga a questo importante compito”. La scelta di sostenere l’ipotesi della provincia di Terra d’Otranto guarda alle opportunità di carattere storico, culturale, di appartenenza ma anche alla possibilità di sviluppo territoriale, infrastrutturale, turistico. Un percorso auspicabile anche per evitare la frammentazione, per aumentare la competitività, elaborare un piano strategico capace di intercettare investimenti e finanziamenti. Senza contare il protagonismo che questa grande area avrebbe nello scenario nazionale, europeo e mediterraneo. Spazio poi agli interventi di diversi consiglieri a partire da Roberto D’Ancona di Sinistra Unita che ha fatto riferimento alla scarsa partecipazione di cittadini, motivata dalla disaffezione della gente verso la politica. Domenico Magrì di Nuova Italia Popolare ha ribadito la posizione del suo partito che ha da sempre dichiarato la volontà di eliminare tutte le province, richiamando anche la necessità di una semplificazione reale e di una riorganizzazione concreta del sistema amministrativo centrale e periferico. E ancora i consiglieri Pompeo Molfetta (Sinistra Unita), Carmine Dimastrodonato (Mesagne Incalza), Gianfrancesco Castrignanò (Noi Centro con Ferrarese), hanno evidenziato la perdita di fiducia dei cittadini nei confronti della politica anche alla luce degli ultimi fatti che hanno coinvolto a livello nazionale esponenti politici coinvolti nello “sperpero di denaro pubblico”. In chiusura gli interventi di Roberto Distante (Mesagne Incalza) che ha richiamato l’attenzione sulla storia italiana e sull’opportunità rappresentata dalla provincia del Grande Salento e di Damiano Franco (PD) che ha fortemente rimarcato le responsabilità politiche nell’intera vicenda.

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