C/C - Bisceglie, è crisi nera: Si dimette anche la dirigenza
Dopo Musci e De Martino anche il dirigente del Bisceglie Gianni Casella è intervenuto in conferenza stampa: "Grazie ai tifosi, avete dimostrato di essere cresciuti e che amate la maglia, e tenete alta la bandiera del Bisceglie. In questo momento non vorrei essere qua, sono leggermente preso da uno stato di consapevolezza dello spirito di sacrificio di tutti e quanto lavoro è stato fatto per essere dove siamo e veder buttati al vento i sacrifici di tutti per un capriccio - che poteva anche essere compreso e perdonato, ma credo non sia solo un capriccio - porta un’offesa alla dignità del Bisceglie Calcio e della città. Siamo ogni giorno in tv e sui giornali per qualcosa che è successo e che non ho ancora capito perché (lo ripete tre volte, ndr). Mi sono fatte domande che non hanno risposto. Bisceglie ha concesso a Nicola Canonico di aver remato controsenso: se fosse diventato il presidente del Bari Calcio, pensa che avrebbe potuto fare quello che ha fatto qui a Bisceglie? (scatta l'applauso della platea, ndr). Non è stato un capriccio perché le cose si stanno realizzando. Nel momento in cui i tifosi lo hanno perdonato e hanno convinto anche noi a salire sulla barca e questo ci ha fatto diventare un po' ridicoli, come i fessacchiotti che si sono fatti prendere per il naso. Noi veniamo da lontano, siamo volontari dell’amore verso questa maglia e abbiamo sostenuto anche la vittoria del campionato perché i ruoli erano definiti e le responsabilità erano assunte. Abbiamo fatto tutto per spirito di appartenenza. Ma dal momento in cui il Bisceglie è entrato in C è cambiato il mondo, anche se non è cambiato nulla, si è gestito una squadra di professionisti da dilettanti. I presidenti passano, ma il Bisceglie resta. Noi ci abbiamo creduto, come ci hanno creduto i tifosi e ci abbiamo messo del nostro, mettendoci la faccia e siamo qui per questo. Ci siamo assunti grandi responsabilità, tracciando un programma e abbiamo lavorato tantissimo sul settore giovanile perché fosse dignitoso e ci aiutasse a costruire anche la prima squadra in collaborazione con le scuole calcio eppure il responsabile è stato esonerato. Abbiamo sempre pensato che la storia del Bisceglie non finisse mai e avremmo voluto arrivare all'apice. I soldi non comprano la dignità di alcun soggetto. Ho sempre rimproverato a Canonico un errore tattico: è necessario avere una programmazione seria, purtroppo questo non è avvenuto e non potrà accadere. E oggi noi ci troviamo di fronte alle dimissioni di Canonico che però si dimette da se stesso, perché noi non facciamo parte della società e non possiamo chiedere nulla alla società, però avevamo chiesto condivisione e confronto. Non si può abbandonare una squadra a campionato avviato, così come non si possono cambiare le regole cammin facendo: non è corretto verso coloro i quali hanno creduto nel progetto. Non ha il coraggio di ammettere di aver sbagliato, se la prende con una ventina di tifosi a fronte dei mille che invece continuano a credere nel Bisceglie Calcio. Io comunque do ancora la buona fede a Canonico. Noi non abbiamo quote societarie e quindi non possiamo mettere becco nella cessione delle stesse: è competenza dell'avvocato Todaro e della società. Ma ci auguriamo che se è vero che ci sono trattative in corso, che si realizzino quanto prima. Noi stiamo cercando di interloquire con soggetti che vogliamo valutare prima di portare all’attenzione di questa società con l’auspicio di salvarci e che quindi sia una scelta di merito, con una capacità economico-finanziaria. Noi non siamo come Schettino: le nostre dimissioni servono per prendere le distanze da una società che non ha avuto un comportamento da professionisti (fa riferimento alle notizie di stampa riguardanti i mancati pagamenti di trasferte, pasti e foresteria, ndr). Dopo il nostro appello siamo stati considerati zero. Il gruppo dirigenziale di Bisceglie comunicherà le dimissioni dalle cariche di direttore generale che è a titolo gratutito, così come tutte le altre cariche assunte e domani mattina verranno comunicate le nostre dimissioni anche in Lega. A prescindere dal campionato in cui militeremo ci impegneremo a tenere alta la bandiera del Bisceglie. Da soli non potremo fare nulla".
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