Brindisi, a Fasano ripresa sul piano del gioco. Ma perchè non va sempre così?
Il Brindisi continua ad alternare prestazioni convincenti ad altre deludenti
Il Brindisi visto a Fasano è un'altra squadra rispetto a quella vista nelle precedenti ed ultime uscite. Pochi lanci lunghi, fraseggi veloci ma soprattutto di qualità. La domanda che ora in molti si pongono è: perchè la squadra di Danucci alterna prestazioni di alto livello ad altre non proprio all'altezza? La sfera di cristallo non la possiede nessuno, però si può provare a discutere sull'argomento.
La riflessione
Il terreno di gioco di domenica, nonostante l'insistente pioggia che si riversava sul 'Curlo', ha retto molto bene. Le condizioni del campo hanno permesso al Brindisi di poter giocare palla a terra, mettendo in risalto le qualità tecniche della maggior parte della rosa. Domenica è mancato solo il gol, le assenze di punte di esperienza come Di Piazza e Santoro si sono fatte sentire, nonostante una buona prestazione di Stauciuc. Il colpo d'occhio sul piano del gioco rispetto alle ultime uscite è parso evidente. Contro il Barletta il terreno del 'Fanuzzi' era ai limiti della praticabilità, complici anche le forti piogge dei giorni antecedenti alla gara. Il Brindisi, di fatti, non ha mai provato a giocare palla a terra, piuttosto ha cercato di affidarsi ai lanci lunghi. Non un'ottima idea data la stazza fisica dei difensori biancorossi. Al termine dei novanta minuti gli uomini di Farina hanno avuto la meglio, una squadra sicuramento meno tecnica dei biancazzurri ma che ha dimostrato di avere più grinta e carattere.
Anche in occasione della trasferta di Matera le condizioni del campo sono venute meno, limitando ancora una volta le qualità tecniche della rosa del Brindisi. La partita vista a Fasano invece ha ricordato molto la squadra vista nelle prime uscite di campionato, con idee di gioco ben impostate e una qualità in campo, probabilmente, d'altra categoria. I tifosi brindisini ricorderanno con piacere le convincenti prestazioni interne contro Bitonto e Lavello, nonostante anche in quelle occasioni il colpo d'occhio che diede il manto erboso non fu dei migliori. Quanto meno il terreno del rettagolo di gioco era livellato sullo stesso piano, di fatti il pallone non ha mai dato l'impressione di soffrire le condizioni del campo.
Il manto erboso del 'Fanuzzi' potrà risultare fondamentale per una squadra dotata di una gran tecnica
Dunque, per concludere, potremmo dire che la speranza è ritrovare quanto prima il rettangolo di gioco del 'Fanuzzi' nelle migliori condizioni possibili. La società, da tempo, si è messa al lavoro per cercare di trovare una soluzione affidando i lavori ad una delle migliori ditte in ambito nazionale. Ultimamente il presidente Arigliano è intervenuto sull'argomento, affermando che man mano che ci si avvicina alla sosta si vedrà un terreno sempre più decoroso. Danucci ha sempre dichiarato che il campo non può essere un alibi, perché è lo stesso per entrambe le squadre, tuttavia c'è da dire che le avversarie al 'Fanuzzi' ci giocano una volta all'anno al contrario del Brindisi. E, soprattutto, non tutti dispongono di una rosa con un livello tecnico al pari dei biancazzurri.
Commenti