Graduatorie asili nido: criteri da rivedere
Nei giorni scorsi la Ripartizione Pubblica Istruzione, come da prassi annuale, ha pubblicato le graduatorie di accesso agli asili comunali, per il venturo anno scolastico. Purtroppo, come puntualmente accade ogni anno, dato un insufficiente numero di posti, molti bambini sono stati esclusi e le loro famiglie saranno costrette a ricorrere a strutture alternative, e spesso proibitive per i costi, per l'iniziazione scolastica dei loro figli. Quest'anno più degli altri lo sconforto era palpabile e qualche genitore stufo di vedere il proprio bambino essere stato nuovamente escluso, mi ha delegato a prendere visione delle graduatorie e verificare che tutto fosse in regola. Perciò, per fugare ogni dubbio al genitore rammaricato, ho voluto incontrare personalmente il Dirigente della ripartizione e la funzionarla responsabile per la definizione delle graduatorie in parola, per avere delucidazioni e verificare la regolare procedura, su cui peraltro non ho mai nutrito dubbi, per la redazione delle stesse. Studiando e analizzando approfonditamente il Regolamento Generale per il funzionamento degli asili nido, di cui il Comune di Brindisi è dotato dal 2006, però, è emerso un dato assolutamente allarmante. Infatti, i punteggi per la definizione delle graduatorie, previsti dall'art. 7 concernente i criteri per la loro redazione, risultano essere palesemente ingiusti. Premettendo che questo servizio pubblico erogato dal Comune, prevede il pagamento di una retta direttamente proporzionale al reddito delle famiglie, ritengo doveroso, se non prioritario, consentire a quelle famiglie che vivono in condizioni particolari, e non disagiate, per cui è previsto un punteggio aggiuntivo, di poter accedere al servizio in parola. Difatti comparando due famiglie tipo, una con due genitori occupati, due figli di 10 e 6 anni e un bambino con diritto all'accesso all'asilo nido e un'altra con due genitori disoccupati, sempre con due figli di 10 e 6 anni e un bambino con diritto all'accesso all'asilo nido, risulterà quasi impossibile, per quest'ultima, far accedere il proprio figlio alla struttura pubblica. La drammaticità di questo dato, per i nostri concittadini, si palesa ulteriormente se alle due famiglie tipo si applicano i punteggi per l'accesso agli asili nido del Comune di Torino: infatti la famiglia torinese più sfortunata, quindi con due disoccupati avrebbe "solo" il 10% in meno di possibilità di poter accedere al servizio, rispetto al 50% di possibilità in meno della famiglia brindisina della stessa fascia. Conoscendo la Sua sensibilità per le politiche finalizzate a sostenere le fasce più deboli, sono convinto vorrà dare massima priorità alla soluzione del problema in parola, dando mandato alle commissioni preposte di revisionare i criteri di cui al citato art. 7 del Regolamento Generale per il funzionamento degli asili nido comunali.
Comunicato stampa del consigliere comunale
Francesco Cannalire
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