Brindisi, Siliberto: ‘Esco di scena consapevole di aver dato tutto’
Piero Siliberto, ex numero uno del Real Paradiso, il club che ha poi dato vita al Brindisi, non esce di scena, in seguito all’acquisizione di tutte le quote societarie da parte della famiglia Arigliano: ‘Ebbene si il calcio è fatto di cicli, ufficialmente qualche giorno fa si è concluso il mio e del mio gruppo storico, anche se praticamente da due anni. E’ stato un percorso durato 10 anni, di cui 5 da Real Paradiso e 5 da Brindisi Calcio, i primi sono stati bellissimi i secondi emozionanti e avvincenti. Non rimpiango niente di tutto quello che ho fatto e scelto di fare, di errori ne sono stati fatti tanti ma altrettanti sono stati gli obbiettivi prefissati e poi raggiunti. Mi sono sentito sempre un valore aggiunto alla società lavorando sempre per il bene del raggiungimento degli obbiettivi sportivi, si proprio sportivi perché nel 2015 la nostra gloriosa maglia era stata buttata e affossata nel fango. Noi con le nostre scelte e il lavoro duro siamo stati bravi ma anche fortunati e in quattro anni abbiamo portato il nostro Brindisi dalla prima categoria alla serie D, ripulendo la nostra maglia da quel brutto fango nella quale era stata affossata. Un’esperienza dura ma bella nella quale sono cresciuto e imparato tanto, conoscendo tante persone nuove che mai avrei potuto conoscere senza il Brindisi. Voglio ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine in questo percorso, ma anche chi non credeva che ce la potessimo fare perché proprio loro mi hanno dato la forza di proseguire. Vorrei scrivere tanto altro ma oggi mi viene da dire solo Forza Brindisi dal profondo del cuore, ritornerò allo stadio da tifoso come sono sempre stato.
Uno cosa che vorrei chiedere al Presidente oggi e di tenere sempre nello stadio la foto di LEO e di ROBERTO perché anche loro hanno contribuito al raggiungimento dei risultati come nostri angeli custodi.
Auguro i migliori successi a chi oggi mette anche solo un euro nel Brindisi perché va sostenuto aiutato e rispettato’.
Commenti