"Cappellino, sciarpa, maglia e la valigia è pronta: 900 km per il mio Brindisi"
L'intervista al tifoso brindisino Davide Maiello, residente a Parma
"Dentro al cuore noi portiam..". Quante volte abbiamo sentito rieccheggiare questo coro dalla Curva Sud? Parecchie. Anche se negli ultimi anni, tra scaramanzia e obiettivi stagionali differenti, non c'è mai stato modo di poterlo cantare. Ultimamente però, dopo tanti anni, finalmente i tifosi brindisini sono tornati a farlo. Sintomo che la città è tornata a credere in quello che pare ormai una maledizione: l'approdo in Serie C. A un certo punto il coro prosegue: "Siam come il vento, non puoi fermarci..". Frase che calza a pennello con Davide Maiello, grande tifoso del Brindisi, che affronterà un viaggio di 900km pur di essere al fianco degli uomini di Danucci nel derby contro il Fasano. Da Parma a Brindisi solo per essere presente al 'Fanuzzi'. "Cappello, sciarpa, maglia in valigia e sono pronto: Brindisi mio, sto arrivando".
Davide, come tanti altri tifosi, ha dovuto lasciare la propria città. Il cuore e la mente però, seppur non fisicamente, sono sempre presenti: "Essere un tifoso brindisino fuorisede vuol dire vivere la squadra a distanza con le notizie sul web e sulle testate giornalistiche vicine alla società. Non essere presenti fa soffrire. Per le gare in trasferta posso seguire la squadra in streaming: l'ansia mi fa consumare mille sigarette. Seppur a distanza, si provano le stesse gioie o delusioni se si vince o se si perde".
Sabato sera, dopo un viaggio di 900 km, Davide sarà sugli spalti del 'Fanuzzi': "Per via della distanza non è sempre facile trovare il modo di scendere a Brindisi. Sabato ci sono riuscito. L'entusiasmo e la sinergia ritrovata tra squadra, società e tifoseria sono fattori che ti spingono a essere presente. Inoltre sarà un derby, partite così hanno storia a sé". Sabato, inoltre, Davide non sarà solo. La "Passione Brindisi", infatti, inizia ad accendersi anche nei più piccoli: "Quando mio nipote di 10 anni ha saputo che andrò allo stadio mi ha subito chiesto: 'zio posso venire con te'?".
Nonostante i sei punti di distanza dalla Cavese è comunque giusto crederci: "Probabilmente nel corso del campionato abbiamo lasciato per strada parecchi punti. Credo che, ma è solo una mia opinione, la squadra inizialmente non si sia calata a pieno nella categoria. Qui nessuno ti regala niente, si può vincere con la prima in classifica e perdere con l'ultima. Dall'esonero di Danucci, seguito dal rientro, i giocatori hanno nettamente cambiato marcia. Le ultime sei partite mi lasciano ben sperare. Dobbiamo pensare a noi, vincendole tutte fino allo scontro diretto della penultima giornata. Credo di poter dire, senza essere smentito, di aver dimostrato di essere i più forti. Questa squadra merita il sostegno della città: RIEMPIAMO LO STADIO!".
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