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Il lago dei cigni chiude la stagione del Verdi

23.04.2012 11:49

Chiusura a passo di danza per la Stagione 2011-2012 della Fondazione Nuovo Teatro Verdi di Brindisi. Domani sera, alle ore 20.30, va in scena un classico del balletto, «Il lago dei cigni», che sul palco del Nuovo Teatro Verdi, nell’ambito dell’internazionalizzazione della scena prevista in collaborazione con il Teatro pubblico pugliese, viene interpretato dal Balletto Accademico di Stato di San Pietroburgo, compagnia che occupa un posto di rilievo nel panorama della danza internazionale (info botteghino 0831.56.25.54).

Fratello minore del Balletto del Teatro Mariinskij e del Balletto del Teatro Bolshoj, con cui condivide l’alto prestigio di essere stato riconosciuto Balletto Accademico di Stato dal governo russo, il Balletto di San Pietroburgo è stato fondato quarantacinque anni fa. Ed è una delle compagnie classiche di più alto livello in Russia: del resto la città della Prospettiva Nevskij e dei tramonti di mezzanotte è ritenuta la culla del balletto classico russo.

La storia del «Lago dei cigni» è nota: una creatura femminile ultraterrena, la bellissima Odette, una principessa trasformata in cigno dal perfido mago Rothbart per aver rifiutato il suo amore, viene inseguita da un uomo perdutamente innamorato, il principe Siegfried. Ma il balletto, rappresentato per la prima volta al Teatro Bolshoj di Mosca il 4 marzo 1877, non ebbe immediato successo, nonostante le musiche di Caikovskij. Per la sua affermazione, e la successiva consacrazione ad esempio capostipite della rinascita musicale di questa forma di spettacolo, dovette attendere il 1894, quando venne ripreso al Teatro Marijinskij di San Pietroburgo, proprio la città dalla quale arriva la compagnia cui è affidata questa rappresentazione brindisina.

Il Balletto Accademico di Stato di San Pietroburgo, del quale dal 2001 è direttore artistico Yuri Petuhov, è anche noto come Yacobson Ballet, e con questa denominazione vanta molti progetti creativi per il futuro. La compagnia sta ampliando il suo repertorio per racchiudere le varie tendenze della coreografia moderna e classica. E tra i vari progetti vi è anche quello di aprire un teatro da camera permanente per mostrare il repertorio ai visitatori di tutto il mondo.

Tra i ballerini che in passato hanno fatto parte della compagnia si ricordano Alla Osipenko, John Markovsky, Larissa Averkina, Nona Polyakova, Tatiana Kvasova, Igor Kuzmin, Dmitry Vovk, Alexander Stenin, Valentina Klimova, Nicolai Pykhachev e Vladimir Zinzinov. Oggi ne fanno parte 74 danzatori, tra i quali spiccano Svetlana Smirnova, Anastasia Isaeva, Aleksey Petrov, Nurzhan Kulybaev, Vladimir Dorokhin, Anna Borodulina e Anastasia Lyubomudrova.

Nel 2003 la compagnia è stata premiata con il National Golden Mask Prize nella categoria «Heritage» per il recupero del balletto «The Wedding Cortege», e l’anno successivo con il più prestigioso premio teatrale, il Golden Floodlight, per il recupero del balletto «The Bedbug» e di cinque miniature coreografiche.

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