Gattina impiccata al filo spinato. La LAV denuncia quattro persone

09.11.2011 18:03

BRINDISI - Avevano collocato filo spinato nello spazio di confine tra due balconi e in quella trappola era finita la gattina bianca della vicina di casa che è così morta, impiccata. Per questa ragione i rappresentanti della Lav di Brindisi hanno presentato denuncia nei confronti di quattro persone, due coniugi e di un uomo e di sua figlia, per uccisione di animali ai sensi dell'articolo 544-bis del Codice penale.

La vicenda risale ai primi giorni di ottobre quando Bianca, così si chiamava la gattina, venne trovata dalla sua proprietaria, Ada, sospesa per il collo a un intricato filo spinato, rimasta prigioniera di una vera e propria trappola mortale costituita da una serie di lacci di ferro e da numerosi pezzi di vetro. La «barriera anti intrusione» era stata collocata dai vicini di casa della signora Ada, nello spazio di confine tra i rispettivi balconi, e non era stata rimossa nonostante le continue richieste della signora, e la disponibilità espressa dalla stessa a predisporre alcuni pannelli per impedire a Bianca l'accesso al balcone, per la realizzazione dei quali si attendeva l'autorizzazione condominiale. «Quanto è accaduto - afferma Francesca Gramazio, dell'Ufficio legale della Lav - è un tragico esempio di intolleranza nei confronti degli animali, un comportamento inaccettabile eticamente e illegale. Era evidente, infatti, l'elevato rischio di morte per un gatto che fosse passato vicino al groviglio di filo spinato collocato al confine tra i balconi». «La morte di Bianca - aggiunge il responsabile Lav settore Cani e gatti, Ilaria Innocenti - non deve rimanere impunita. Simili tragedie devono essere prevenute sia attraverso la sensibilizzazione della cittadinanza sia attraverso il monitoraggio e la rimozione di dispositivi utilizzati per limitare l'accesso agli animali, che possano recare loro un danno o la morte».

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