Bonifiche area SIN, Tomaselli: "incontro positivo con Clini"
"L'incontro è stato molto positivo grazie alla piena disponibilità del Ministro Clini nel condividere ed accogliere tutte le proposte che abbiamo avanzato.
Abbiamo, innanzitutto, posto con forza la necessità di "svincolare" le aree che, dopo la estesa attività di caratterizzazione svolta in tutti questi anni, risultano in buona parte non inquinate.
La seconda questione posta riguarda gli interventi di messa in sicurezza della falda, cancellando l'ipotesi avanzata negli anni di realizzazione di una ampia barriera fisica, intervento insostenibile per la estrema invasività ambientale e per gli enormi costi previsti, scegliendo altre soluzioni tecniche quali la realizzazione di una barriera idraulica.
Infine, abbiamo evidenziato la necessità di procedure efficaci e semplificate che diano certezza di tempi ove siano effettivamente necessari interventi di bonifica o di messa in sicurezza, così come vi è bisogno di poter contare su una dotazione di risorse pubbliche definite, dopo che le somme messe a disposizione dallo Stato negli anni scorsi sono state via via distratte verso altri scopi, in uno con le risorse private già concordate o in via di definizione con le aziende coinvolte.
Tali proposte sono state del tutto condivise dal Ministro Clini e già nei prossimi giorni si incontreranno i tecnici dello stesso Ministero con i tecnici delle istituzioni locali per individuare le soluzioni operative di quanto concordato.
Abbiamo, altresì, acquisito la disponibilità dello stesso Ministro Clini alla sottoscrizione entro pochi mesi di un nuovo Accordo di programma tra Ministero dell'ambiente, Regione Puglia ed istituzioni locali, che superi l'inattuato Accordo del 2007 e che recepisca le indicazioni operative discusse e le renda vincolanti in termini di risorse disponibili, procedure e tempi.
Si tratta di un'occasione importante per risolvere l'annosa questione delle bonifiche e per superare la sostanziale impossibilità da circa dieci anni di attrarre nuovi investimenti nell'area industriale brindisina, nell'auspicio che si possa davvero tornare ad immaginare un concreto rinnovato sviluppo della città a partire proprio dal suo patrimonio industriale ed infrastrutturale".
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