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Bruciavano plastiche in un vivaio, denunciati due uomini

25.03.2021 14:28

 

Da giorni giungevano segnalazioni allarmate di cittadini fasanesi in merito a miasmi nell’ aria con l’ inconfondibile acredine delle plastiche bruciate. Dopo alcuni pattugliamenti nelle campagne, i Carabinieri Forestali della Stazione di Ostuni hanno individuato e colto sul fatto un operaio che aveva dato fuoco, e continuava ad alimentarlo, a cumuli di plastiche e di contenitori in polistirolo, residui di attività di un’ azienda vivaistica, in contrada Lamascopone, all’ interno della quale venivano illecitamente smaltiti i rifiuti.

L’ operaio, J.P di anni 42, unitamente al titolare del vivaio, A.M. di anni 64, sono stati quindi deferiti alla Procura della Repubblica di Brindisi per i reati, in concorso, di gestione e combustione illecita di rifiuti speciali, previsti, rispettivamente, dagli articoli 256 e 256-bis del “Testo Unico Ambientale” (Decreto legislativo n. 152 del 2006).

Per i reati in questione sono previste le pene dell’ ammenda da 2.600 a 26.000 euro, e della reclusione da due a cinque anni (quest’ ultima introdotta nel 2014 a seguito dei gravi e criminali attentati all’ ambiente nella cosiddetta “Terra dei Fuochi”).

Su disposizione dei Militari, l’ operaio del vivaio ha dovuto celermente spegnere il rogo; successivamente i cumuli di rifiuti dovranno essere rimossi e conferiti ad apposito centro di raccolta autorizzato.

Intanto, i Carabinieri Forestali hanno provveduto a sottoporre a sequestro preventivo tutta l’ area occupato dagli scarti dell’ azienda, estesa per circa 600 metri quadri. All’ interno della stessa vi erano segni di altri rifiuti già in precedenza dati alle fiamme, per cui si è reso necessario apporre i sigilli, al fine di bloccare il perpetrarsi della condotta illecita.

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